La
civiltà
talaiotica è una civiltà protostorica che si sviluppò
nelle isole Baleari, in particolare a Maiorca e Minorca,
tra l'età del bronzo e l'età del ferro.
Le evidenze
archeologiche testimoniano che il primo popolamento umano stabile
delle isole Baleari risale al III millennio a.C.. Questi
coloni provenivano probabilmente dal sud della Francia o
dalla costa orientale della penisola iberica.
Tra il 2200 e il 1900 a.C. si diffonde
nell'arcipelago, così come in gran parte dell'Europa occidentale,
la cultura del vaso campaniforme. A partire dalla metà del II
millennio a.C. si ha l'avvento di alcune innovazioni tra cui
nuove tecniche per la produzione delle ceramiche e miglioramenti
nella metallurgia del bronzo.
Questa periodo compreso fra
l'insediamento delle prime comunità nelle isole e l'avvento della
civiltà talaiotoca è noto come periodo pre-talaiotico. Costruzioni
tipiche del pre-talaiotico sono le "navette" (navetas) che
potevano essere di due tipi: navette abitative e navette funerarie
(utilizzate anche nei secoli successivi).
Secondo la
cronologia elaborata da L. Plantalamor Massanet, la civiltà
talaiotica si può suddividere in quattro fasi principali:
- Talaiotico I inizia intorno
al 1500 a.C. e si protrae fino al 1000 a.C. . Si caratterizza per i
grandi talaiot a struttura circolare, i primi santuari con Taula e
le prime abitazioni a pianta circolare. I defunti venivano sepolti
collettivamente nelle navetas.
- Talaiotico II dal 1000 a.C.
al 700 a.C. Durante questo periodo si registra l'abbandono di alcuni
degli abitati di epoca precedente e il concentramento della
popolazione in villaggi protetti da mura difensive. In
degli ipogei di pianta semplice venivano inumati i
defunti.
- Talaiotico III tra il 700 e
il 350 a.C., si contraddistingue per l'ampliamento delle strutture
difensive nei villaggi e l'apparizione di grandi case circolari con
patio centrale. Si intensificano i contatti con i greci,
i fenici e i punici.
- Talaiotico IV è l'ultima
tappa di questa civiltà, dal 350 a. 123 a.C., anno della
conquista romana dell'arcipelago.

La maggior parte degli studiosi è
concorde nel descrivere la civiltà talaiotica come una società dove
esisteva una forte stratificazione sociale con un accesso
differenziato alle risorse a seconda del rango. Le fortificazioni dei
villaggi sembrano suggerire che si verificassero scontri tribali tra
gli abitanti delle isole e che, perlomeno gli abitati più grandi,
potessero costituire delle entità autonome.
I Balearici, la popolazione di frombolieri che eresse
i monumenti talaiotici, erano probabilmente affini ai Balari,
etnia nuragica della Sardegna nord-occidentale. Affinità
confermate da
ritrovamenti archeologici ed elementi linguistici
comuni.
Fonti scritte romane narrano che i
nativi delle isole Baleari utilizzavano un unguento a base di olio
di lentischio e grasso di maiale con cui si
spalmavano il corpo. Questi autori spiegano anche che gli isolani
erano soliti restare nudi durante l'estate, mentre in inverno si
coprivano di pellicce. I Balearici disponevano di muli che
forse esportavano anche in altre regioni.
L'economia
talaiotica era di tipo agro-pastorale, basata prevalentemente sulla
coltivazione dei cereali, l'allevamento di caprini e,
in minor misura, di suini e bovini.
Le ceramiche talaiotiche erano lavorate
a mano. Il sistema di cottura era piuttosto primitivo anche se nelle
fasi finali si iniziarono ad utilizzare dei forni chiusi. Le
tipologie sono molto varie e comprendono: vasi troncoconici, olle
globulari, olle carenate, grandi contenitori pitoidi. Si osservano
alcune differenze, a livello tipologico, fra la ceramiche di Maiorca
e quelle di Minorca.
Sono frequenti vari tipi di oggetti
come punzoni e spatole in osso, macine in pietra, manufatti in
bronzo e, a partire dal
I millennio a.C., in ferro (armi,
ornamenti personali).
Il simbolo di questa civiltà sono i
talaiot, costruzioni megalitiche a forma tronco conica simili
ai nuraghi della Sardegna,
alle torri della Corsica nonché
ai sesi di Pantelleria.
I Talaiot noti fino a questo
momento sono circa 274 diffusi in tutto l'arcipelago. Benché la
funzione di questi edifici non è del tutto chiara si ipotizza che
siano stati utilizzati come fortezze militari o torri di
avvistamento.
Altri elementi architettonici tipici di
questa cultura sono le navetas, tombe megalitiche collettive che
mostrano alcune
similitudini con le tombe dei giganti sarde
e i taulas, monumenti megalitici dalla caratteristica forma a T,
diffusi particolarmente a Minorca e legati presumibilmente
alla sfera del sacro.
Nelle foto, dall'alto:
- Taula di Talati de Dalt, vicino Mahòn, Minorca
. Naveta d'Es Tudons, Minorca
- Mura ed ingresso del villaggio di Ses Paisses, Maiorca
- Talaiot di Cornia Nou, Minorca
- Ipogeo funerario a Maiorca
- Talaiot quadrato A di Capobocorb, Maiorca
- Talaiot di Torellò, Minorca