giovedì 31 luglio 2025

EL SALVADOR - San Andrés

 

San Andrés è un sito archeologico pre-ispanico situato in El Salvador costruito dalla civiltà Maya. La zona venne occupata intorno al 900 a.C. da agricoltori, intorno alla odierna valle di Zapotitán del dipartimento La Libertad. Questa colonia venne depopolata intorno all'anno 250 a causa delle eruzioni del Lago Ilopango, venendo riabitata nel V secolo assieme ad altri siti della valle. Tra il 600 e il 900 San Andrés fu la capitale della signorìa maya, di una dinastia governante a capo delle altre città della regione.
Gli scavi effettuati hanno rivelato che la città aveva rapporti con Teotihuacan, e che riceveva merce da luoghi distanti come le zone dell'odierno Petén in Guatemala e del Belize. La caduta politica di San Andrés iniziò intorno all'XI secolo. Alcuni indizi ritrovati fanno risalire l'ultima occupazione della città tra il 900 e il 1200. Tra i segni vi sono dei frammenti di ceramica che illustrano sacrifici nello stile mixteco-puebla, che appartiene a una nuova fase culturale, detta Guazapa, associata alla città pre-ispanica di Cihuatán.
Dopo la conquista delle terre mesoamericane da parte degli spagnoli, le rovine di San Andrés rimasero all'interno di una proprietà coloniale adibita all'allevamento di bovini e alla produzione di índigo. A causa dell'eruzione del vulcano Playón, nel 1658 la città venne ricoperta dalla cenere e lasciò intatto l'indigo. Nel 1996, il governo di El Salvador inaugurò il parco archeologico San Andrés, dove i turisti possono ammirare il sito e il museo dedicato.

 

EL SALVADOR - Tazumal


Tazumal è un sito archeologico costruito dalla civiltà Maya situato a Chalchuapa, in El Salvador. Tazumal significa luogo in cui le vittime vengono bruciate in lingua Quiché.
Il sito si trova nel cuore del dipartimento di Santa Ana a 60 km dalla capitale San Salvador. La zona si trova all'interno dell'area archeologica di Chalchuapa, che si estende per circa 10 km² e dove si trovano altri siti come Pampe, Casa Blanca, Trapiche e Las Victorias. La zona di Chalchuapa subì influenze culturali da Copán e dai centri del Messico centrale, Teotihuacan e i Toltechi. Il sito di Tazumal possiede una serie di rovine, sede di insediamenti maya popolati tra il 100 e il 1200, e una serie complessa di sistemi di drenaggio per l'acqua, alcune tombe, piramidi, palazzi e oggetti rituali sepolti. Intorno al 900 vennero costruite strutture in stile tolteco. La città venne abbandonata intorno al 1200.
Le rovine di Tazumal sono considerate come le più importanti e meglio conservate della nazione. I manufatti ritrovati hanno fornito la prova dell'esistenza di una via del commercio tra la città e posti lontani come la zona del Messico e Panama.


EL SALVADOR - Cihuatán

  


Cihuatán è un sito archeologico precolombiano mesoamericano legato alla civiltà Maya e monumento archeologico nazionale che si trova nel territorio comunale di Aguilares, dipartimento di San Salvador, in El Salvador.
Storicamente fu una città di grandi dimensioni risalente al primo periodo postclassico, attorno all'anno 1000. Le indagini sul campo sono state realizzate a partire dagli anni ottanta del XX secolo e durante tali ricerce sul sito sono stati individuati oltre novecento tra edifici e altre strutture.
La città si sviluppava su due principali centri. Le opere di scavo e recupero hanno potuto individuare il centro orientale e il centro occidentale. Le strutture dei due centri sono particolari, di tipo pan-mesoamericano. Le strutture esterne e periferiche sono tipicamente maya.

EL SALVADOR - Casa Blanca

 

Casa Blanca è un sito archeologico precolombiano legato alla civiltà Maya che si trova a Chalchuapa, El Salvador. Le sue origini risalgono al 500 a.C. Il sito che conserva le rovine si trova nel territorio di Chalchuapa. Gli insediamenti portano tracce che mostrano legami con gli Olmechi le popolazioni di Teotihuacan. La zona divenne sito governativo nel 1977 e il nome venne ricavato dalla piantagione di caffè che vi si trovava. Le rovine si trovano a nord del sito di Tazumal e a nord-est di Chalchuapa a circa 700 m sul livello del mare. Delle numerose piramidi presenti solo due sono in buono stato di conservazione e sono state restaurate.


BELIZE - Lamanai

 

Lamanai (da Lama'an Ai, "coccodrillo sommerso" nella lingua Maya yucateca) è un sito archeologico costruito dalla civiltà Maya, situato in Belize nel distretto di Orange Walk. Il nome del sito ha origini precolombiane, registrato da missionari spagnoli nel XVI secolo e documentato mille anni prima sulle iscrizioni geroglifiche come Lam'an'ain. La zona di Lamanai venne occupata in epoche antiche. La città diventò un centro importante nel periodo pre-classico, dal IV secolo a.C. al I secolo, e continuò a venire occupata fino al XVII secolo. Durante le incursioni spagnole nello Yucatán vennero create due chiese cattoliche, tuttora ristrutturate periodicamente.
La maggior parte del sito non venne esaminata fino al 1975 circa. Gli scavi archeologici sono maggiormente concentrati sulle strutture più grandi, come il Tempio delle Maschere, la Struttura N10-9 Tempio delle Maschere del Giaguaro, e il Tempio Alto. La cima del Tempio Alto permette di vedere il paesaggio della giungla vicino a un lago, parte del fiume New. Una parte del Tempio del Giaguaro rimane sotto ad uno strato di arbusti e di giungla.
Una prima descrizione dettagliata delle rovine venne stilata nel 1917 da Thomas Gann. Gli scavi archeologici iniziarono nel 1974 sotto il comando di David M. Pendergast del Royal Ontario Museum, che continuarono a essere effettuati fino al 1988. Almeno fino al 2004 si sono svolti altri scavi, eseguiti da una squadra proveniente dai villaggi di Indian Church e San Carlos. Il progetto attuale è co-diretto dalla Dottoressa Elizabeth Graham (Institute of Archaeology, University College London) e dal Dottor Scott Simmons (Università della North Carolina di Wilmington). Dal 2006 le ricerche si sono svolte ponendo maggiore attenzione verso l'analisi dei manufatti.
Lamanai è accessibile ai turisti, con gite organizzate in barca sul fiume New a partire da Orange Walk Town. È presente un piccolo museo che mostra i manufatti dei Maya e fornisce un quadro storico della zona.


BELIZE - Altun Ha

 

Altun Ha è un sito archeologico costruito dalla civiltà Maya, situato nel distretto di Belize in Belize, a circa 50 km di distanza dalla città di Belize e a circa 10 km di distanza dalla costa del mare Caraibico. Il sito è aperto alle visite turistiche.
"Altun Ha" è un nome moderno della lingua maya, creato dalla traduzione del nome del villaggio Rockstone Pond. Il nome antico è sconosciuto. La più grande delle piramidi del sito, il "Tempio degli Altari Murati", è alto 16 metri.
Il sito si estende su un'area di 8 km quadrati e la zona centrale del sito ospita le rimanenze di 500 strutture. Le diverse esplorazioni del sito hanno rivelato che la zona di Altun iniziò ad essere popolata intorno al 200 a.C., e che la città ospitasse intorno a 10.000 persone nel suo periodo di maggior splendore. Intorno al 900 vi furono alcuni saccheggi e depredazioni delle tombe del sito, il che porta alcuni archeologi a pensare che fosse avvenuta una rivolta contro i governatori. Il sito rimase popolato per circa 100 anni più tardi ma senza che venissero costruite nuove strutture cerimoniali. Nel XII secolo il sito ricominciò a venire occupato più stabilmente, per poi diventare un semplice villaggio basato sull'agricoltura.
Le pietre delle rovine antiche vennero riutilizzate per costruire case nel villaggio di Rockstone Pond, ma il sito vero e proprio non venne scoperto dagli archeologi fino al 1963 quando il pilota e mayanista dilettante Hal Ball si accorse della sua presenza. Nel 1965 una squadra di archeologi condotta dal Dottor David Pendergast del Royal Ontario Museum iniziò a scavare e restaurare il sito, operazioni continuate fino al 1970. Tra le varie scoperte vi è un pezzo di giada pesante 5 kg intagliato finemente per rappresentare la testa del dio del sole dei Maya, Kinich Ahau. La testa di giada è considerata come uno dei tesori nazionali del Belize.


BELIZE - Cerros

 

Cerros è un sito archeologico della civiltà Maya situato in Belize, che raggiunse il massimo splendore durante il periodo Tardo Preclassico. Arrivò a contare una popolazione di circa 1.089 persone. Il sito si trova in una zona strategica, una penisola alla foce del New River. Gli abitanti costruirono un sistema di canali. Il nucleo del sito è formato di alcune grandi strutture e piramidi, una acropoli, e alcuni campi da gioco.
Dal periodo in cui venne costruito fino all'età Preclassica, intorno all 400 a.C., Cerros era un piccolo villaggio di contadini, pescatori e mercanti.  Coltivarono il suolo fertile e sfruttarono l'accesso al mare, mentre si producevano oggetti da vendere ad altra gente nella zona. Intorno al 50 a.C., con la crescita economica, iniziarono a sperimentare un programma di ricostruzione, erigendo templi e piazze..
La prima delle nuove costruzioni era la struttura 5C-2nd (nella foto a sinistra), che era diventata il pezzo di architettura più famoso al sito. Marcava il punto più a nord del sacro asse nord-sud del sito. Quando i re morivano, altri venivano eletti e si venivano a costruire altri templi in loro onore. L'ultima delle costruzioni più importanti al sito, la struttura 3A-prima, venne completata nel 100 d.C., e molte delle altre strutture sembra che fossero state abbandonate prima. Da allora ogni nuova costruzione era circoscritta alla zona residenziale esterna, in quanto la popolazione iniziò a diminuire di numero.
Cerros venne abbandonata completamente nel 400 d.C. La città rimase quasi del tutto indisturbata, finché Thomas Gann parlò dell'esistenza di alcuni tumuli vicino alla costa nel 1900, attirando l'attenzione degli archeologi per quella zona.
I lavori archeologici iniziarono intorno al 1973, quando il sito venne comprato dalla Metroplex Corporation di Dallas, per costruire un complesso turistico intorno al centro cerimoniale. Questi piani fallirono e il sito venne dato al governo del Belize. Nel 1974 l'archeologo David Freidel e la sua squadra determinarono che il sito risaliva al Tardo Preclassico. Negli anni 70, le ricerche continuarono quando il National Science Foundation fornì altro denaro per gli scavi. La squadra originale completò i propri scavi nel 1981.
Negli anni 90, Debra Walker e una squadra di archeologi iniziò una serie di scavi nuovi per capire cosa avesse causato il declino della città alla fine del periodo Tardo Preclassico. Oltre alla ricerca effettuata al sito, la squadra di Walker effettuò datazioni al carbonio sui monili trovati.


BELIZE - El Caracol

 

El Caracol o Caracol è un grande sito archeologico costruito dalla civiltà maya situato nel distretto di Cayo, in Belize. Caracol si trova a circa 25 miglia a sud di Xunantunich e San Ignacio Cayo, a 460 metri dal livello del mare, sulle colline dei monti Maya, circondato dal Parco nazionale di Chiquibul. Caracol significa chiocciola in spagnolo, il nome originale datogli dai Maya potrebbe essere stato Oxhuitza (pronuncia o-shu-itsa). È conosciuto come tale perché A. H. Anderson, il capo delle spedizioni archeologiche nell'Honduras Britannico, trovò molte chiocciole nel sito dopo la scoperta del 1937 da parte di Rosa Mai, una boscaiola. Il sito era già abitato nel 1200 a.C., ma il periodo più florido si ebbe nella età classica dei Maya, con oltre 40 monumenti datati tra il 485 e l'889 con relative documentazioni riguardanti le dinastie dei sovrani. Caana (il palazzo del cielo, foto in basso) è il monumento più grande di Caracol, e una delle strutture maggiori costruite dall'uomo nell'intero Belize.
La Caracol antica era una delle città maya più estese, coprendo 168 chilometri quadrati e ospitando una popolazione da 120 000 a 180 000 persone. Un monumento segnala la vittoria militare contro Tikal del 562, che mostra il Signore dell'Acqua di Caracol dopo aver catturato e sacrificato il Doppio Uccello di Tikal. Queste indicazioni archeologiche mostrano l'inizio della perdita di popolarità temporanea di Tikal come città centrale della regione e dello sviluppo di Caracol come potenza maggiore della zona.
Il sito venne scoperto nel 1937. L'Università della Pennsylvania condusse esplorazioni della zona e successive documentazioni vennero fatte nel 1951 e nel 1953. Un altro progetto di scavo è incominciato nel 1985, attualmente diretto dalle dottoresse Arlen e Diane Chase della Università della Florida Centrale. Il sito è gestito da guardiani locali del Belize Institute of Archaeology, una suddivisione del National Institute of Culture and History. Il sito attrae una media di 15-20 turisti al giorno, con picchi maggiori durante il periodo pasquale.

BELIZE - Cahal Pech

 

Cahal Pech è un sito della civiltà Maya situato vicino alla città di San Ignacio nel distretto di Cayo in Belize. Situato sopra una collina, il sito era sede del palazzo di una famiglia importante. Nonostante la sua struttura più importante risalga al Periodo Classico, il sito era già abitato nel 900 a.C., durante il periodo medio pre-classico e ciò fa di Cahal Pech uno dei più antichi siti maya del Belize occidentale. Il sito sovrasta le rive del fiume Macal, occupando una posizione strategica che permette la vista in direzione della confluenza del Macal con il fiume Mopan. Si sviluppa attorno a un'acropoli centrale ed è formato da 34 costruzioni. Il tempio più alto misura 25 metri. Il sito venne abbandonato nel IX secolo d.C. per ragioni sconosciute.
Cahal Pech, che significa “posto delle zecche”, fu chiamato così negli anni cinquanta, all'epoca dei primi studi archeologici sul sito incolto condotti da Linton Satterthwaite del Museo di archeologia e antropologia della University of Pennsylvania. Oggi è una riserva archeologica e ospita un piccolo museo di manufatti rinvenuti in occasione di scavi tuttora in corso.
Gli scavi preliminari iniziarono nel 1988. Il restauro fu completato nel 2000 sotto la guida del Professor Jaime Awe, direttore del NICH, l'Istituto nazionale di archeologia del Belize.
Nelle vicinanze si trovano anche i siti maya di Xunantunich e di Chaa Creek.

BELIZE - Xunantunich

 


Xunantunich (pronuncia sciù-nan-tùnic' ) è un sito archeologico costruito dalla civiltà Maya situato in Belize, a 130 km a ovest rispetto alla città di Belize, nel distretto di Cayo.
Xunantunich si trova sopra una elevazione presso il fiume Mopan, in vista del confine con il Guatemala. Il nome significa donna di pietra nella lingua Maya (combinazione di due termini dei dialetti Mopan e Yucateco); il nome originale antico è sconosciuto. La "donna di pietra" sarebbe il fantasma di una donna che diversi abitanti del posto credono abiti nel sito sin dal 1892, vestita di bianco e con occhi rosso fuoco. Compare di fronte al Castillo, sale le scale di pietra e scompare attraverso un muro.
Molte delle strutture furono costruite durante l'Età Classica dei Maya, tra il 200 e il 900. Alcune furono danneggiate da un terremoto, probabile causa dell'abbandono della zona.
Il nucleo di Xunantunich si estende per circa 2,6 km quadrati, ed è costituito da una serie di 6 plazas circondate da oltre 26 templi e palazzi. La piramide conosciuta come El Castillo è la seconda struttura più alta in Belize dopo il tempio di El Caracol: 40 metri. Scavi archeologici hanno riportato alla luce diverse facciate ricoperte di fregi dei templi antichi. Diverse prove dimostrano che il tempio fu costruito in tre fasi diverse nei secoli VII, VIII, e IX. I fregi furono scolpiti nell'ultima fase.
Le prime spedizioni moderne del sito furono condotte da Thomas Gann nel 1894 e nel 1895; altri progetti e scavi dal 1930 al 1990. Una delle stele meglio conservate è datata tra il 200 a.C. e il 150.. Su di essa è rappresentata una figura maya rivolta a sinistra.

ARGENTINA - Cueva de las Manos

  La  Cueva de las Manos  (che in spagnolo significa Caverna delle Mani) è una caverna situata nella provincia argentina di Santa Cruz, 163 ...