Glauberg è
un oppidum celtico sito in Assia (Germania)
e consiste in un insediamento fortificato e diversi tumuli
sepolcrali; scoperto negli anni novanta del secolo scorso è
considerato il sito celtico più importante in Europa, che ha
fornito agli studiosi importanti informazioni sulla sepoltura, scultura e architettura celtica.

Geologicamente
parlando Glauberg, un crinale a 271 metri sul livello del mare, è
uno sperone di basalto appartenente alla gamma Vogelsberg.
Si eleva per 150 metri sulle zone circostanti ed è situato tra i
fiumi Nidder e Seemenbach e appartiene alla
comunità di Glauburg. In cima la collina forma un
altipiano quasi orizzontale e il suo promontorio a sud-ovest è noto
come Enzheimer Köpfchen. A nord-ovest si trova la valle del Nidder e
a sud il promontorio si unisce a degli ondulati altopiani. Il plateau
contiene anche un piccolo stagno perenne, che non è
alimentato da sorgenti termali, ma semplicemente sgorga in
superficie. La collina è circondata da sorgenti termali e da fertile
terreno.
La presenza di antiche rovine sul Glauberg è nota da lungo tempo ma
sistematici scavi di ricerca archeologica iniziarono solo
nel 1933-1934 e condotti da H. Richter, il quale si
concentrò solo sull'insediamento fortificato. Ulteriori ricerche
furono dirette da F.-R. Hermann ed ebbero inizio nel 1985 e
proseguirono fino al 1998. Fu solo durante questa fase che
vennero esaminati i tumuli più importanti. La storia
dell'insediamento di Glauberg nel periodo celtico (Cultura di
Hallstatt e Cultura di La Tène) fu lo scopo della campagna
di studio (2004-2006) eseguita dal Deutsche
Forschungsgemeinschaft.
La posizione
topografica rende il sito di Glauberg un punto di fondamentale
importanza nell'attività umana. Esso offre accesso a fertili terreni
coltivabili, acqua, un sito facilmente difendibile e una posizione
strategica lungo diverse vie naturali di transito. Pertanto, non è
sorprendente che la collina fu molto frequentata sia prima che dopo
la sua fase celtica.
L'altipiano fu occupato per la prima
volta nel neolitico da genti appartenenti alla cultura
di Rössen e successivamente si ebbe un ingrandimento del sito
durante la cultura di Michelsberg ed è possibile che le
fortificazioni presenti siano state realizzate proprio durante questa
fase. La collina fu occupata nuovamente durante l'ultimo periodo
dell'età del bronzo da popolazioni appartenenti alla Cultura
dei campi di urne. Durante l'ultima fase del periodo Hallstatt e
l'inizio della Cultura di La Tène, Glauberg, divenne un sito di
importanza sovra-regionale e ospitò la corte di un principe celtico.
Nuove fortificazioni vennero realizzate.
Nel corso dell'occupazione romana della
Germania, Glauberg rimase disabitato, probabilmente a causa della sua
vicinanza (5 km) al Limes germanico-retico. Fu rioccupato
nel IV e V secolo d.C. quando divenne la residenza di un locale
re alemanno. Dal VII al IX secolo fu il sito di una grande
fortificazione dei Franchi. La sua importanza crebbe in tutto
questo tempo e le fortificazioni furono rinnovate e notevolmente
ampliate.
Nel XII e XIII secolo, Glauberg fu
incorporato nel sistema di castelli degli Hohenstaufen, forse
nel tentativo di favorire la crescita di un centro urbano. Le
fortificazioni furono rinnovate ancora una volta, e una
torre-castello fu eretta sul bordo della plateau; ad oggi sopravvive
ancora la sua porta ad arco romanico (
nella foto a sinistra). Durante questo periodo
l'insediamento si estese a tutto l'altopiano. La distruzione del
castello, e con essa la fine della presenza umana sulla collina, si è
probabilmente verificata nel 1256.
Le prime fortificazioni note potrebbero
essere pre-celtiche, ma raggiunsero un alto livello in termini di
dimensioni e di elaborazione circa nel V o VI secolo a.C. e rimasero
in uso fino al II o I secolo a.C. Le loro dimensioni ci dicono che il
sito di Glauberg fece parte del sistema difensivo che si estendeva da
sud a ovest della Germania centrale.
Il bordo nord-est della collina, dove
la pendenza è meno forte, fu diviso dalle terre circostanti tramite
l'erezione di un massiccio terrapieno e di un fossato, formando
forse, in origine, un promontorio fortificato. I bordi meridionale e
settentrionale furono inoltre fortificati con mura. Le tecniche
costruttive di tali fortificazioni spaziavano da muri a secco, Murus
gallicus (una tipica tecnica di costruzione celtica con legno e
pietra) e forse anche mattoni di fango.
Il piccolo stagno presente
sulla collina non sarebbe stato sufficiente a garantire
l'approvvigionamento idrico per la popolazione di un insediamento
così grande; per questo motivo fu costruito una specie di serbatoio
grande circa 150x60 metri che includeva una sorgente d'acqua. Al
giorno d'oggi, la fortificazione racchiude uno spazio complessivo di
8,5 ettari.
L'accesso
all'interno dell'oppidum era garantito da due porte, la principale
posta a nord-est e la più piccola a sud. Queste avevano una forma
molto complessa, probabilmente per l'accesso più difficile in caso
di attacco nemico. Inoltre fu realizzata una fortificazione esterna
al di là del muro di nord-est. I terrapieni e i muri realizzati a
sud probabilmente non avevano funzioni difensive.
Questo tipo di insediamenti potevano
ospitare migliaia di persone, per questo motivo, unito al loro
rilevante ruolo economico, gli oppidum celtici sono spesso
considerati insediamenti proto-urbani. Tuttavia, poco si sa sulle
attività svolte all'interno del sito e alla sua organizzazione.
Elementi di prova dai siti
di Manching o Oberursel-Oberstedten suggeriscono
che vi fu probabilmente una suddivisione tra il villaggio vero e
proprio e le aree destinate alle officine o aree di stoccaggio.
Come altri siti, l'oppidum di Glauberg
è collegato con diversi altri monumenti contemporanei posti nelle
sue immediate vicinanze:
Durante un
sorvolo esplorativo effettuato nel 1988, degli antiquari locali
hanno riconosciuto le tracce di un grande tumulo (
nella foto a sinistra) in un campo 300
metri a sud dell'oppidum. Tra il 1994 e il 1997 fu
scavato dal Servizio Archeologico Statale di Hesse. Il tumulo
(
tumulo 1) originariamente aveva un diametro di circa 50 metri e
un'altezza di 6. Era circondato da un fossato circolare di 10 metri
di larghezza. In origine probabilmente era un monumento di grande
impatto visivo. Il tumulo possedeva tre caratteristiche:
- una buca vuota era stata
realizzata al centro, forse per depistare eventuali saccheggiatori;
- a nord-ovest fu realizzata una
camera di legno contenente un inumato;
- a sud-est era presenta una
sepoltura a cremazione contenuta in un contenitore ligneo;
La cremazione era una pratica
utilizzata dalla cultura di La Tène, mentre l'inumazione
dalla cultura di Hallstatt.
Gli occupanti di entrambe le tombe
erano guerrieri, come indicato dal loro corredo funebre: spade e
armi. La camera con l'inumazione è molto ben conservata e non è mai
stata saccheggiata. Per questo motivo, si è deciso di rimuovere
l'intera camera in blocco e scavarla più lentamente e con attenzione
in laboratorio. I reperti rinvenuti nella camera di sepoltura
includono monili in oro e una brocca in bronzo.
Un secondo tumulo (
tumulo 2), posto 250
metri a sud, è stato scoperto più tardi grazie a un'indagine
geofisica. L'erosione e l'aratura aveva reso totalmente invisibile il
monumento. Aveva circa la metà delle dimensioni del tumulo 1 e
anch'esso conteneva un guerriero accompagnato da armi,
una fibula decorata e un anello d'oro.
L'alta qualità degli arredi funebri e
delle tombe indica che i loro inumati occuparono gradini molto
elevati nella scala sociale. Esse sono quindi classificate come
sepolture "principesche", alla pari con altri ben noti
siti, tra cui quelli di Vix (Borgogna, Francia)
e Hochdorf an der Enz (Baden-Württemberg, Germania).
Un certo numero di terrapieni e fossati
si trovano a sud del oppidum, alcuni strettamente associati al tumulo
1 e sembra che siano serviti a scopi difensivi. Un piccolo fosso
quadrato posto a ovest del tumulo è associato a diverse altre
funzioni e una serie di grandi bochi nel terreno suggeriscono
l'esistenza di un santuario o tempio.
Sorprendentemente, una strada processionale, lunga 350 metri e larga
10, fiancheggiata da profondi fossati si stende sino al tumulo
giungendo da sud-est, ben al di là del perimetro dell'insediamento.
Questa è stata associata con ulteriori terrapieni e fossati che si
estendono su una superficie di quasi 2x2 km.
La mancanza
di una funzione difensiva e l'importanza dei tumuli hanno suggerito
l'idea che il fortilizio e il sistema stradale hanno avuto un
significato rituale o sacro. Un tale complesso è, finora, del tutto
senza precedenti nell'Europa celtica.
Il Principe di Glauberg L'attenzione
internazionale è stata scossa dal ritrovamento, estremamente raro,
di una statua (o stele) in arenaria ad
altezza naturale e risalente al V secolo a.C., rinvenuta all'esterno
del tumulo più grande (
nella foto a destra).
La
stele, completamente conservata tranne che per i suoi piedi,
raffigura un guerriero armato di sesso maschile. È realizzata in un
tipo di arenaria disponibile nel giro di pochi chilometri
di Glauberg. Molti dettagli sono chiaramente visibili: i suoi
pantaloni, una corazza composita, uno scudo di legno e una tipica
spada in stile La Tène tenuta sul lato destro. L'uomo, che possiede
barba e baffi, indossa un gioiello con tre pendenti, molto simile a
quello rinvenuto nella camera del tumulo 1, diversi anelli su
entrambe le braccia e uno sulla mano destra. Sulla sua testa, indossa
un copricapo simile ad una cappa, coronata da due protrusioni, simili
nella forma a una foglia di vischio. questa pianta, si ritiene,
che abbia avuto un significato magico o religioso per i Celti e
potrebbe indicare che il guerriero raffigurato era anche un
sacerdote. Altri frammenti di tre statue simili sono stati
scoperti nella zona. Questo suggerisce che tutte e quattro le statue
sorgevano un tempo nel recinto rettangolare, forse associate ad un
culto degli antenati.
Parallelamente al guerriero di Glauberg
esistono statue simili in altri siti riconducibili alla cultura La
Tène, come ad esempio la figura Holzgerlingen (Museo di Stato di
Stoccarda), un pilastro-stele da Pfalzfeld (St Goar),
il guerriero di Hirschlanden e altri.
Calendario
astronomicoLe 16 buche
nel terreno associate al tumulo e al recinto di recente sono state
interpretate come un semplice calendario astronomico (
nella foto a sinistra), utilizzato per
determinare date particolari o festività.
È
importante notare che l'insediamento di Glauberg non è isolato nel
suo tempo e spazio, anche se è il sito con queste caratteristiche
posto più a nord finora scoperto. Molti altri importanti centri di
popolazione celtica o oppida sono noti nella regione del Reno e
nell'Assia centrale. Due importanti fortificazioni, quella
a Dünsberg, vicino a Gießen, e quella sulle montagne
Feldberg Taunus sono visibili da Glauberg. Altri importanti siti
comprendono: l'oppidum Heidetränk vicino a Oberursel-Oberstedten
(uno dei più grandi insediamenti urbani nell'Europa celtica) e
l'industria del sale celtica a Bad Nauheim.
Le scoperte
a Glauberg hanno aggiunto diverse nuove prospettive per la
comprensione dell'Europa celtica più antica. Hanno esteso la durata
della cultura di La Tène e hanno gettato una nuova luce
sullo sviluppo precoce dell'arte celtica e, molto più importante,
sulla scultura. La figura del guerriero e gli altri ritrovamenti
indicano chiaramente rapporti con le civiltà mediterranee, i quali
si sono sviluppati prima di quanto si pensasse. Il complesso rituale
che circonda la tomba ha aggiunto un nuovo tipo di monumento
alla preistoria europea.
Siti come Glauberg, talvolta
denominati Fürstensitze ("sedi principesche"),
indicano uno sviluppo parallelo di gerarchie sociali in tutta
l'Europa. Nascono così siti di importanza capitale, caratterizzati
da massicce fortificazioni, con la presenza di materiali importati ed
elaborate sepolture si sviluppano lungo le importanti rotte
commerciali di tutto il continente. Glauberg deve ora essere
considerato un proto centro urbano di potere, commercio e culto, di
importanza simile ad altri siti come Bibracte, Manching, ma
soprattutto deve essere paragonato ad altri insediamenti
"principeschi" fortificati, come ad
esempio Heuneburg, Hohenasperg e Mont Lassois.
Un parco archeologico è stato
progettato e costruito, con l'obiettivo di rendere il sito e il suo
contesto accessibile e comprensibile ai i visitatori. Finora, il
principale tumulo di sepoltura e il calendario astronomico sono stati
ricostruiti. Il consolidamento della fortezza sta procedendo bene.
Alcuni dei reperti di Glauberg, tra cui
la statua, sono attualmente in mostra nel Museo di Stato di Hesse a
Darmstadt. Data l'importanza del sito, un nuovo museo di archeologia
celtica è prevista solo per Glauberg, per ospitare e spiegare
l'importanza degli oggetti in prossimità del luogo in cui essi sono
stati ritrovati. La Costruzione è stata avviata nel 2007 e
si prevede per il 2009 il termine dei lavori.