Il
grande tempio di Aton (o
pr-Jtn, Casa di Aton) è situato nella città di el-Amarna,
in Egitto, ed era il principale tempio egizio dedicato
al culto del dio Aton durante il regno di Akhenaton (circa
1353-1336 a.C.). Akhenaton lo costruì in un periodo unico
della storia dell'antico Egitto, istituendo il nuovo culto
religioso del disco del sole Aton. Akhenaton soppresse il
tradizionale culto delle altre divinità quali Amon-Ra, dando il
via ad una nuova era, anche se di vita breve, con un
apparente monoteismo in cui Aton era venerato come dio del
sole, e Akhenaton e la moglie Nefertiti rappresentavano la
divina coppia reale che univa il popolo al dio. Nonostante ne
iniziò la costruzione a Karnak durante il suo regno, il
legame che la città aveva con gli altri dei portò Akhenaton a
fondare la nuova città di Amarna, trasferendovi la capitale (e
chiamando la città anche Akhetaton), dedicata interamente al dio
Aton. Akhenaton costruì la città lungo la riva orientale del Nilo,
costruendo anche laboratori, palazzi, sobborghi e templi. Il grande
tempio di Aton si trovava poco a nord del centro cittadino e, essendo
il più grande tra quelli dedicati ad Aton, fu qui che Akhenaton
istituì il culto del disco solare.

La città di Akhetaton fu
edificata abbastanza frettolosamente, con largo uso di mattoni
di fango. I mattoni di fango furono creati essiccando il materiale al
sole, e misuravano 33–37 cm x 15–16 cm x 9–10 cm,
anche se quelli usati per le mura del tempio erano leggermente più
grandi (38 cm x 16 cm x 16 cm). Durante la
costruzione le file di mattoni furono intervallate da un sottile
strato di malta, mentre non c'è malta tra un mattone e quello
adiacente. Non c'era la pioggia a rovinare i mattoni di fango, ma
potevano essere distrutti dalla sabbia soffiata dal vento, così per
garantire una certa protezione le mura furono intonacate con uno
strato di fango che poteva essere riapplicato. Quando i mattoni si
asciugavano, si creavano problemi strutturali, per cui fu sviluppata
una tecnica di posa delle file di mattoni in modo da permettere la
circolazione dell'aria. Questo permetteva di alle mura di mantenere
la propria forma, ma col risultato di indebolire la struttura che non
fu adatta per le costruzioni più grandi. Per le torri e le
grandi mura come quelle del grande tempio di Aton fu usato dellegno,
mentre gli edifici pubblici all'interno del tempio avevano colonne di
pietra per garantire maggiore sostegno. Le colonne in pietra erano
simili alle altre presenti in Egitto, e contenevano raffigurazioni di
foglie di palma o papiro. Per poter disporre elementi
strutturali quali tavole da offerte e buche su un pavimento di gesso,
furono usate delle corde. Le corde erano prima intinte nella vernice
nera, e poi tese ed appoggiate al suolo, dove lasciavano un segno. In
alcuni casi le corde erano premute all'interno del gesso, lasciando
un solco. Fu utilizzata una tecnica simile per dividere la superficie
dei muri prima di decorarli con bassorilievi.

La costruzione del tempio fu divisa in
più passi. Ancora prima dell'inizio dei lavori si svolsero alcune
cerimonie nel luogo prescelto. Una porta cerimoniale con
ricettacoli per offerte di liquidi si trovava all'inizio della via
lastricata. La via si dirigeva verso est, ed era inizialmente
affiancata da una serie di sfingi poi sostituite da alberi
(sono state scavate buche che contenevano alberi, alcune contenenti
tuttora radici). La strada conduceva ad un piccolo santuario in
mattoni di fango, che fu in seguito inglobato nel principale progetto
del tempio. La prima importante opera iniziata da Akhenaton fu
la costruzione del muro temenos, che racchiudeva un'area di 229m x
730m. Quando il muro fu completo, si passò alla costruzione del
santuario in pietra situato ad est delle mura. Questo santuario
sembra essere rimasto indipendente per un certo tempo, finché pochi
anni dopo Akhenaton non aggiunse il Gem-Aten ad ovest delle mura.
Tramite questa aggiunta l'originaria porta cerimoniale fu abbattuta,
ed al suo posto fu costruita una strada rialzata. Il Gem-Aten era
originariamente costruito in pietra, ma sembra che con lo scorrere
del tempo Akhenaton sia rimasto a corto di materiale, e l'ultima
parte fu terminata con mattoni di fango. Non si sa esattamente
come fossero decorate le pareti del tempio, dato che l'intera area fu
in seguito distrutta, ma i frammenti rinvenuti sembrano mostrare la
presenza di molte statue di Akhenaton e della sua famiglia, sparse
per tutto il tempio.
Il grande tempio di Aton si trovava a
nord del centro di Akhetaton, ed era separato dal palazzo tramite
molti magazzini. Il tempio era orientato sulla direttrice
est-ovest, e l'entrata occidentale si trovava sulla Strada Reale, una
strada che attraversava tutta la città parallelamente al
fiume Nilo. Poco dopo la morte di Akhenaton, il culto di
Aton fu cancellato e la città distrutta. Il tempio fu smantellato,
coperto di sabbia e lastricato, ma ironicamente questa cosa ha
permessola conservazione del sito fino ai giorni nostri. Nel
1890 Flinders Petrie, col permesso dell'Egyptian Antiquities
Service, iniziò lo scavo dell'area.In base alle fondamenta
scoperte e alle tante illustrazioni del grande tempio trovate nelle
tombe di Amarna, fu possibile la ricostruzione del tempio.

Uno degli aspetti più caratteristici
del tempio era che non esisteva un'immagine del dio. Il tempio era
all'aperto, e non aveva tetto, così che i fedeli potevano adorare
direttamente il sole durante il suo viaggio da est ad ovest. Si
tratta di una caratteristica comune a tutti i templi di Aton, come il
Ḥwt Aton (Casa di Aton), il piccolo tempio di Aton situato 500
metri a sud del grande tempio di Akhetaton.
Nel grande tempio vi erano due
principali strutture, il Gem-Aten ed il santuario, separati da 300
metri. Prima di entrare dalle mura ci si trovava di fronte alla
prima di queste strutture, il Gem-Aten, un edificio lungo preceduto
da una corte chiamata Per-Hai (Casa della gioia). Sulla sinistra
dell'entrata principale del tempio si trovava un padiglione colonnato
ai cui fianchi erano poste due piccole cappelle. Queste
cappelle, originariamente costruite per la regina Kiya, furono
in seguito utilizzate dalle principesse. La prima entrata di
fronte era quella del Per-Hai, con porte girevoli e cinque coppie di
alti pali completi di bandiere rosse che si trovavano attorno alla
porta. L'interno di Per-Hai conteneva due file di quattro
colonne su ogni lato. Tra queste colonne vi erano altari di calcare,
scolpiti con immagini del re e della regina nell'atto di presentare
offerte. Oltre Per-Hai e la successiva grande porta si trovava
Gem-Aten, il [Luogo di] Colui che Trovò Aton,. Si trattava di una
serie di sei corti separate da archi che conducevano al santuario ed
all'altare principale. Questo tempio si differenzia da quelli
degli altri dei perché, nell'attraversare le corti, diventa sempre
più aperto e luminoso, al contrario di templi come quello di Amon-Ra
dove le sale diventano più scure e avvolte nel mistero. La
prima corte contiene un alto altare con piccole cappelle e camere su
ogni lato. Le corti successive contengono altari e magazzini in cui
venivano raccolte le offerte. La quarta corte era colonnata, con
numerose camere arredate in cui le persone potevano riposare
all'ombra. L'ultima corte conteneva l'altare maggiore, dedicato
alla coppia reale, ed era circondata da 365 altari in mattoni di
fango su entrambi i lati, uno per ogni giorno dell'anno, divisi
per rappresentare l'Alto ed il Basso Egitto. Le
offerte qui deposte erano dedicate ad Aton, ma venivano utilizzate
per sfamare i sacerdoti del tempio, coloro che ci
lavoravano, ed alcuni abitanti locali. Oltre questo altare
maggiore, il Gem-Aten terminava con un muro bianco, che non mostra
segni che facciano pensare alla presenza di una porta. All'esterno
del Gem-Aten vi erano abbastanza stanze per contenere un grande
deambulatorio e 40 file di 20 tavoli da offerte su ogni lato.

Tra il Gem-Aten ed il santuario,
l'edificio principale al confine orientale delle mura, c'era un
piccolo portico a pilastri con statue di Akhenaton e della sua
famiglia davanti ad ogni colonna. All'interno del portico c'era
una grande stele di quarzite accanto ad una
colossale statua di un Akhenaton seduto. La stele era scolpita
con immagini di Akhenaton e Nefertiti, come una variante della pietra
di Benben, con il simbolo solare sacro
di Eliopoli. Tradizionalmente, la pietra di Benben è
considerata una rappresentazione dell'isola creata dal dio
sole Atum all'inizio del mondo. Segna una delle zone
più sacre del tempio, ed era ricoperta di fiori ed offerte. È stato
ritrovato solo un frammento di questa pietra (scoperto da Carter nel
1892), ma fu identificato com una pietra di Benben a causa delle
scene del tempio ritrovate nelle tombe vicine.
Sempre compreso tra il Gem-Aten ed il
santuario, si trova un grande edificio quadrato in cui venivano
macellate o preparate le offerte di carne. Gli scavi in quest'area
sono difficoltosi a causa della presenza dell'odierno cimitero di
Et-Till.

La seconda grande struttura del tempio
è il santuario, situato al confine orientale, forse ispirato
ai templi solari della V dinastia di Abu
Gurab (circa 2400 a.C.). Il santuario si presenta con un
portone che conduce ad una corte aperta, sul lato meridionale di tre
case probabilmente utilizzate dai sacerdoti. Un secondo portone
conduce ad un camminamento che passa tra due grandi colonnati con su
ogni lato colossali statue di Akhenaton mentre indossa la corona
rossa e la corona bianca. la via procede fino alla
corte conclusiva che contiene un altare maggiore circondato da tavoli
per offerte. L'altare serviva probabilmente alla famiglia reale,
soprattutto dopo che Gem-Aten fu costruito e reso operativo. Dietro
il santuario si trovano altre stanze tra cui una grande sala che
ospitava il tempio originale della cerimonia di inaugurazione. Queste
stanze sono accessibili solo dall'esterno della struttura.
Contro la sponda nord-orientale delle
mura si trovava un altare chiamato Sala dell'Omaggio Straniero. Era
un grande altare presso cui molto probabilmente venivano presentate
offerte dalle terre straniere.
Il culto di Aton era celebrato
giornalmente ed era molto semplice. Nonostante ci fossero altri
sacerdoti, Akhenaton fungeva da alto sacerdote, e ruoli speciali
erano affidati alle donne reali. Non essendoci statue da
adorare, il solito atto di sollevare e lavare il dio non veniva
eseguito nel grande tempio, ed il culto era invece costituito solo da
canti religiosi ed offerte ad Aton. Alcuni inni raccontavano
storie, come quello che attribuiva ad Aton la creazione della razza
umana e riconosceva che le persone erano create in modo diverso, per
parlare lingue diverse ed avere un diverso colore della pelle, mentre
altri canti esprimevano semplicemente l'adorazione e la gratitudine
ad Aton. Le offerte consistevano di cibo, bevande e profumi, ed
erano spesso accompagnate da incensi. Per la consacrazione delle
offerte si utilizzava una speciale bacchetta chiamata hrp, con
la quale si toccavano le offerte, marcandole come dono destinato ad
Aton.

Ogni giorno la famiglia reale si recava
al tempio su un carro, dopo aver percorso in lungo e in largo la
Strada Reale, ed entrava nel recinto del tempio presentando
offerte davanti a Gem-Aten. Re e regina consacravano le loro
offerte con la hrp, mentre le figlie suonavano il sistro. La
famiglia attraversava poi i portoni di Gem-Aten salendo i gradini
dell'altare maggiore, dove si trovavano carne, pollame, verdure e
fiori, sovrastati da tre pentole di incenso fumante. Durante la
celebrazione di re e regina, i sacerdoti ponevano le offerte su molti
degli altari a disposizione del pubblico, mentre venivano suonati
strumenti. Le principesse seguitavano a suonare i sistra mentre
quattro uomini cantavano inni ad Aton all'interno della corte di
Gem-Aten. Fuori da Gem-Aten si trovavano donne musiciste che si
esibivano col coro del tempio, formato da cantanti e da un'arpista
tutti ciechi. Questi musicisti si esibivano ad intervalli per tutto
il giorno, e non gli era mai permesso di lasciare la corte esterna.
Flinders Petrie fu la prima
persona a lavorare nel tempio, ed insieme al suo assistente Howard
Carter scavò l'area del santuario. Fu però John
Pendlebury a mappare completamente la zona durante lo scavo del
1935. Il progetto EES Amarna Survey tornò a scavare il
sito correggendo alcuni errori di mappatura.
Il capo del progetto, Sarah
Parcak dell'università dell'Alabama di Birmingham, affermò che
"basandosi sulle monete e le ceramiche ritrovate, sembra essersi
trattato di un grande centro che commerciava con la Grecia, la
Turchia e la Libia".
Questo progetto fa parte di un progetto
maggiore che ha l'obiettivo di mappare il più possibile dei siti
archeologici egizi, o "tell", prima che vengano distrutti
dallo sviluppo moderno.
Nonostante Akhenaton avesse dedicato
molti templi ad Aton, il grande tempio di Aton fu il più grande ed
importante. Durante il regno di Akhenaton fu costruita completamente
la nuova città di Akhetaton, e fu istituito il culto di Aton. Poco
dopo la sua morte, però, tutto fu distrutto dai successivi re, nel
tentativo di tornare all'antica religione egizia. Nonostante
tutto, sono rimasti abbastanza reperti del grande tempio da
permettere di farsi un'idea di come sembrasse, e di come il culto di
Aton debba aver giocato un ruolo importante per gli abitanti di
Akhetaton.