mercoledì 9 ottobre 2024

Anfiteatro di Suasa (Marche)


L'anfiteatro di Suasa è uno dei maggiori delle Marche, misura 333 piedi sull'asse maggiore (98,7 m) e 260 piedi sull'asse minore (77,7 m); il suo impianto è da far risalire alla prima età imperiale.
I primi scavi condotti dalla Soprintendenza per il recupero dell'anfiteatro romano di Castelleone di Suasa (costruito tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C.) risalgono agli anni 1930; un particolare impulso si ebbe con gli interventi post-sisma del 1972. L'anfiteatro, con oltre 20 gradinate, poteva ospitare dai 7000 ai 10000 spettatori.
Alla fine del mondo antico, cessata la funzione di edificio per spettacoli, dovette rivestire il ruolo di fortilizio, per poi essere definitivamente abbandonato e ridotto a cava di materiali da costruzione. Dal 1990 la Soprintendenza Archeologica per le Marche ha iniziato regolari campagne di scavo e restauro riportando alla luce un ampio settore dell'ima cavea e dell'arena. Se le gradinate dell'ima cavea erano in muratura con rivestimenti lapidei, mancano totalmente indizi delle strutture di quelle della media e summa cavea che avevano forse carattere posticcio e potevano essere in legno. All'anfiteatro si accedeva attraverso 6 ingressi voltati (vomitoria) alcuni dei quali oggi ripristinati. Il muro perimetrale ha un paramento esterno in filari di blocchetti di calcare bianco e rosato, alternati a corsi di laterizi.
Attualmente il monumento è ancora oggetto di interventi di scavo e restauro, è visibile dall'esterno della recinzione che lo circonda e viene, comunque, utilizzato occasionalmente per ospitare spettacoli teatrali e musicali di notevole suggestione.

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