mercoledì 31 gennaio 2024

Civiltà talaiotica, Baleari - SPAGNA

La civiltà talaiotica è una civiltà protostorica che si sviluppò nelle isole Baleari, in particolare a Maiorca e Minorca, tra l'età del bronzo e l'età del ferro.
Le evidenze archeologiche testimoniano che il primo popolamento umano stabile delle isole Baleari risale al III millennio a.C.. Questi coloni provenivano probabilmente dal sud della Francia o dalla costa orientale della penisola iberica.
Tra il 2200 e il 1900 a.C. si diffonde nell'arcipelago, così come in gran parte dell'Europa occidentale, la cultura del vaso campaniforme. A partire dalla metà del II millennio a.C. si ha l'avvento di alcune innovazioni tra cui nuove tecniche per la produzione delle ceramiche e miglioramenti nella metallurgia del bronzo.
Questa periodo compreso fra l'insediamento delle prime comunità nelle isole e l'avvento della civiltà talaiotoca è noto come periodo pre-talaiotico. Costruzioni tipiche del pre-talaiotico sono le "navette" (navetas) che potevano essere di due tipi: navette abitative e navette funerarie (utilizzate anche nei secoli successivi).
Secondo la cronologia elaborata da L. Plantalamor Massanet, la civiltà talaiotica si può suddividere in quattro fasi principali:
  • Talaiotico I inizia intorno al 1500 a.C. e si protrae fino al 1000 a.C. . Si caratterizza per i grandi talaiot a struttura circolare, i primi santuari con Taula e le prime abitazioni a pianta circolare. I defunti venivano sepolti collettivamente nelle navetas.
  • Talaiotico II dal 1000 a.C. al 700 a.C. Durante questo periodo si registra l'abbandono di alcuni degli abitati di epoca precedente e il concentramento della popolazione in villaggi protetti da mura difensive. In degli ipogei di pianta semplice venivano inumati i defunti.
  • Talaiotico III tra il 700 e il 350 a.C., si contraddistingue per l'ampliamento delle strutture difensive nei villaggi e l'apparizione di grandi case circolari con patio centrale. Si intensificano i contatti con i greci, i fenici e i punici.
  • Talaiotico IV è l'ultima tappa di questa civiltà, dal 350 a. 123 a.C., anno della conquista romana dell'arcipelago.
La maggior parte degli studiosi è concorde nel descrivere la civiltà talaiotica come una società dove esisteva una forte stratificazione sociale con un accesso differenziato alle risorse a seconda del rango. Le fortificazioni dei villaggi sembrano suggerire che si verificassero scontri tribali tra gli abitanti delle isole e che, perlomeno gli abitati più grandi, potessero costituire delle entità autonome.
I Balearici, la popolazione di frombolieri che eresse i monumenti talaiotici, erano probabilmente affini ai Balari, etnia nuragica della Sardegna nord-occidentale. Affinità confermate da
ritrovamenti archeologici ed elementi linguistici comuni.
Fonti scritte romane narrano che i nativi delle isole Baleari utilizzavano un unguento a base di olio di lentischio e grasso di maiale con cui si spalmavano il corpo. Questi autori spiegano anche che gli isolani erano soliti restare nudi durante l'estate, mentre in inverno si coprivano di pellicce. I Balearici disponevano di muli che forse esportavano anche in altre regioni.
L'economia talaiotica era di tipo agro-pastorale, basata prevalentemente sulla
coltivazione dei cereali, l'allevamento di caprini e, in minor misura, di suini e bovini.
Le ceramiche talaiotiche erano lavorate a mano. Il sistema di cottura era piuttosto primitivo anche se nelle fasi finali si iniziarono ad utilizzare dei forni chiusi. Le tipologie sono molto varie e comprendono: vasi troncoconici, olle globulari, olle carenate, grandi contenitori pitoidi. Si osservano alcune differenze, a livello tipologico, fra la ceramiche di Maiorca e quelle di Minorca.
Sono frequenti vari tipi di oggetti come punzoni e spatole in osso, macine in pietra, manufatti in bronzo e, a partire dal
I millennio a.C., in ferro (armi, ornamenti personali).
Il simbolo di questa civiltà sono i talaiot, costruzioni megalitiche a forma tronco conica simili ai nuraghi della Sardegna, alle torri della Corsica nonché ai sesi di Pantelleria.
I Talaiot noti fino a questo momento sono circa 274 diffusi in tutto l'arcipelago. Benché la funzione di questi edifici non è del tutto chiara si ipotizza che siano stati utilizzati come fortezze militari o torri di avvistamento.
Altri elementi architettonici tipici di questa cultura sono le navetas, tombe megalitiche collettive che mostrano alcune
similitudini con le tombe dei giganti sarde e i taulas, monumenti megalitici dalla caratteristica forma a T, diffusi particolarmente a Minorca e legati presumibilmente alla sfera del sacro.

Nelle foto, dall'alto:
- Taula di Talati de Dalt, vicino Mahòn, Minorca
. Naveta d'Es Tudons, Minorca
- Mura ed ingresso del villaggio di Ses Paisses, Maiorca
- Talaiot di Cornia Nou, Minorca
- Ipogeo funerario a Maiorca
- Talaiot quadrato A di Capobocorb, Maiorca
- Talaiot di Torellò, Minorca





Nessun commento:

Posta un commento

Via Lauretana (Toscana)

  La  via Lauretana  è un'antica strada etrusco-romana della Val di Chiana che collegava Cortona a Montepulciano e Siena. Venne realizza...