Il villaggio di Tiscali è
un sito archeologico situato in Sardegna, al confine
fra i comuni di Dorgali (che ne detiene il 90% del
territorio) e Oliena (il restante 10%). Si trova sul monte
Tiscali, una piccola montagna alta 518 m s.l.m. al
confine tra il Supramonte di Oliena e il Supramonte di
Dorgali. Sulla sommità del monte si trova un'enorme dolina
carsica all'interno della quale si trovano i resti del
villaggio, costruito nel corso dell'Età Nuragica (XV/XIV -
IX/VIII secolo a.C.), frequentato e ristrutturato durante l'Età
romana (II/I secolo a.C.). Con ogni probabilità il sito è
stato frequentato anche nel corso dell'Età prenuragica. Il villaggio
è interamente costruito lungo le pareti della dolina e non risulta
visibile fino a quando non si raggiunge l'interno della cavità,
attraverso un'ampia apertura nella parete rocciosa. Fu visitato
nel 1910 da Ettore Pais, quando si trovava ancora in
ottime condizioni di conservazione. Il villaggio fu descritto e
fotografato soltanto nel 1927, ad opera di Antonio
Taramelli. Nel 1999 Susanna Massetti ha effettuato i primi e finora
unici scavi nel sito per conto della Soprintendenza per i beni
archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Nel 2005 Fabrizio
Delussu (Museo archeologico di Dorgali) ha realizzato uno studio
preliminare dei materiali rinvenuti nel corso degli scavi, esame che
gli ha consentito di formulare una nuova interpretazione del sito.
Decenni di incuria e di saccheggi hanno notevolmente danneggiato il
sito che nonostante ciò rimane un luogo dall'atmosfera molto
suggestiva. Sulla parete rocciosa della dolina si apre inoltre un
ampio finestrone dal quale si domina la sottostante valle di
Lanaittu, a pochi chilometri da Dorgali e da Oliena.
Nel 1995 è stato avviato un progetto di recupero e salvaguardia del sito che è stato affidato alla Cooperativa Ghivine di Dorgali, in accordo con il Comune di Dorgali e la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Il sito è regolarmente gestito con servizio di guardiania notturna. Per l'accesso e la visita al villaggio nuragico è necessario pagare il biglietto di ingresso.
Nel 1995 è stato avviato un progetto di recupero e salvaguardia del sito che è stato affidato alla Cooperativa Ghivine di Dorgali, in accordo con il Comune di Dorgali e la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro. Il sito è regolarmente gestito con servizio di guardiania notturna. Per l'accesso e la visita al villaggio nuragico è necessario pagare il biglietto di ingresso.
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