Le "Cave del Mercadante" (o
"Cava del Mercadante") – situate a Capo d'Orlando –
si riferiscono ad una configurazione rocciosa che si estende per un
centinaio di metri per una larghezza tra i 4-5 metri, sulla quale
affiorano dischi in pietra, incisi da solchi circolari profondi una
decina di centimetri, dal diametro di uno-due metri.
Le Cave sono emerse durante gli scavi per la costruzione del porto in contrada Bagnoli, presso cui sorgono altri ritrovamenti significativi, tra cui delle terme Romane del III-IV sec. d.C.
Le prime ipotesi dell’uso del sito come una cava per la realizzazione di dischi in pietra, o “rocchi”, risalgono al 1987, in seguito alla rilevazione di indizi circa le diverse fasi di lavorazione dei manufatti: “segni circolari lavorati con scalpello, canali di scavo attorno all’anello completi ed incompleti […] vari piani di sfaldamento orizzontali tali da facilitare il distacco […] quando lo scavo del canale raggiungeva il piano di sfaldamento”.
L’ipotesi più attendibile circa l'utilizzo dei manufatti circolari, è che potessero servire quali macine per mulini (per olio). Altre ipotesi meno accreditate suggeriscono che i dischi in pietra potessero servire come ornamenti per colonne, o ancoraggi per imbarcazioni.
Le Cave sono emerse durante gli scavi per la costruzione del porto in contrada Bagnoli, presso cui sorgono altri ritrovamenti significativi, tra cui delle terme Romane del III-IV sec. d.C.
Le prime ipotesi dell’uso del sito come una cava per la realizzazione di dischi in pietra, o “rocchi”, risalgono al 1987, in seguito alla rilevazione di indizi circa le diverse fasi di lavorazione dei manufatti: “segni circolari lavorati con scalpello, canali di scavo attorno all’anello completi ed incompleti […] vari piani di sfaldamento orizzontali tali da facilitare il distacco […] quando lo scavo del canale raggiungeva il piano di sfaldamento”.
L’ipotesi più attendibile circa l'utilizzo dei manufatti circolari, è che potessero servire quali macine per mulini (per olio). Altre ipotesi meno accreditate suggeriscono che i dischi in pietra potessero servire come ornamenti per colonne, o ancoraggi per imbarcazioni.
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