Il ritratto di Probo,
conservato ai Musei Capitolini e alto 0,63 metri, è una
testa colossale del III secolo, importante esempio del nuovo corso
espressionistico nella ritrattistica romana, maturato negli anni
centrali del III secolo. Probo, di origine pannonica, regnò
dal 276 al 282. Il volto estremamente allungato è
incorniciato dalla capigliatura e dalla barba, realizzate molto
aderenti con piccole e regolari ciocchette, che sulla fronte creano
una sorta di frangia. Il naso è lungo, le guance sono scavate, le
mascelle robuste, gli occhi dal taglio lungo e dall'espressione
fissa, le labbra sottili. Rughe profonde e regolari segnano la fronte
e i lati della labbra.
La testa è concepita in maniera stereometrica, non realistica, e i confronti con le emissioni monetali confermano caratteristiche fisiognomiche meno accentuate, più compatte. Il cranio qui appare quasi come un parallelepipedo, con gli elementi somatici scarsamente caratterizzati e inseriti senza fondarsi tra loro.
La testa è concepita in maniera stereometrica, non realistica, e i confronti con le emissioni monetali confermano caratteristiche fisiognomiche meno accentuate, più compatte. Il cranio qui appare quasi come un parallelepipedo, con gli elementi somatici scarsamente caratterizzati e inseriti senza fondarsi tra loro.
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