lunedì 5 febbraio 2024

Sito archeologico di Mokarta (Sicilia)

 

Il sito archeologico di Mokarta è uno dei più significativi insediamenti della tarda età del bronzo finora scoperti nella Sicilia occidentale. Il sito è sul Monte Mokarta, un rilievo collinare a forma ovale alto 365 m s.l.m. a circa 5 km a sud di Salemi, latitudine 37,803° N, longitudine 12,757° E. La sua parte più alta è denominata Cresta di Gallo. Il sito archeologico è interessato da diversi insediamenti preistorici che coprono un'area di 30 ettari e l'arco temporale a cavallo tra la fine dell'età del bronzo e gli inizi dell'età del ferro.
Certamente fu il più grande centro abitato che precede la fondazione di Selinunte. La presenza di una sorgente rende il luogo particolarmente idoneo per l'insediamento di un agglomerato rurale. Scavi recenti nell'abitato di Mokarta hanno messo in luce uno strato di detriti di materiali databili nel corso dell'XI secolo a.C. che dimostrano come il villaggio fu devastato da un incendio e mai più ricostruito. L'abbandono di Mokarta, oltre che totale e definitivo, fu anche repentino. Infatti lo scheletro di una giovane donna è stato rinvenuto davanti all'ingresso di una delle capanne, probabilmente intrappolata dal cedimento del tetto durante la fuga. Tale rinvenimento rafforza la tesi che il villaggio fu distrutto e abbandonato repentinamente.
Su tutta la vasta superficie del pianoro sommitale non si percepiscono tracce di frequentazione sino al periodo medievale quando nelle vicinanze venne impiantato un castello. Recenti prospezioni geofisiche, carotaggio, analisi delle informazioni d'archivio e confronto con i dati archeologici esistenti mostrano che l'insediamento di Mokarta era molto più ampio e complesso di quanto si pensava precedentemente e rafforza l'interpretazione secondo la quale può essere considerato uno degli insediamenti più importanti della Sicilia occidentale nella tarda età del bronzo.
L'insediamento era costituito da capanne a pianta circolare con la caratteristica peculiare di avere un doppio ingresso. La vasta necropoli riscontrata lungo i fianchi della collina ha tombe del tipo “a grotticella” ricavate nella roccia. Le tombe a grotticella artificiale, scavate nella roccia, sono circa un centinaio e sono costituite da una piccola cella a pianta circolare (diametro medio 1,50 m) o ellittica. Spesso il prospetto semiellittico o quadrangolare è preceduto da un piccolo corridoio (dromos) di accesso, intagliato nella parete rocciosa e con volta a calotta o ogivale. All'interno delle sepolture sono stati rinvenuti i resti di più inumati con semplici corredi costituiti da vasi, tra i quali ricorrono spesso ciotole carenate e coppe, poste sul lato dei piedi.

Nelle foto:
Panorama del sito archeologico
Hydria, XIII-X sec. a.C., provenente da Mokarta, Museo Civico di Salemi

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