martedì 2 gennaio 2024

Lindo - GRECIA

 


Lindo (in greco: Lindos - Λίνδος) è un sito archeologico ed ex comune della Grecia nella periferia dell'Egeo Meridionale (unità periferica di Rodi) con 3.633 abitanti secondo i dati del censimento 2001. È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa, detta programma Callicrate, in vigore dal gennaio 2011, e ora fa parte del comune di Rodi.
È un'antica città greca dell'isola di Rodi cui fa riferimento Omero. Fiorì in epoca dorica divenendo il centro principale dell'isola, parte dell'esapoli dorica (dal V secolo a.C. della Pentapoli dorica). I suoi abitanti fondarono Gela nel 688 a.C. Sono state rinvenute tracce del tempio di Dioniso e del teatro scavato nella roccia. Sulla collina davanti all'Acropoli esiste un monumento sepolcrale a cupola, il cosiddetto sepolcro di Cleobulo risalente al 100 a.C.
La località è situata sulla costa orientale dell'isola di Rodi a 50 km dal centro della città di Rodi. Il territorio del comune è montuoso e boscoso (ma molti boschi sono andati perduti negli incendi degli anni ottanta). La sede del comune è nella città di Lindo che sorge sul sito dell'antico centro urbano.
L'acropoli di Lindo si trova su una collina a precipizio sul mare alta 116 m. Vi si trovava il tempio dorico di Atena Lindia (del IV secolo a.C.). Sulle basi delle statue che ornavano l'interno furono trovate epigrafi degli artisti che le eseguirono. In un antico testo epigrafico leggiamo l'inventario delle offerte e delle epifanie della dea.
Il castello di Lindo giace anch'esso sul sito dell'antica acropoli. Fu fatto dai Cavalieri di Rodi nel XIV secolo e ricostruito ai tempi del dominio italiano 1912-1947. In cima alla scala di accesso vi è un rilievo raffigurante una nave sulla quale poggiava la statua dell'ammiraglio Agesandro di Mikion, opera di Pitocrito, l'artista che realizzò la Nike di Samotracia esposta al Louvre. All'interno c'è un vasto cortile con tre cisterne, i resti di una chiesa bizantina dedicata a San Giovanni e alcune colonne del III secolo a.C. che facevano parte della vasta stoà del periodo ellenistico, modello ripreso in varie zone dell'Italia centrale in seguito alla diffusione della cultura ellenistica dopo la conquista romana dell'area. Un esempio è il santuario ellenistico-romano presente nell'area archeologica La Cuma a Monte Rinaldo.

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