domenica 11 febbraio 2024

I capolavori della Collezione Torlonia al Louvre

 

I capolavori della Collezione Torlonia per la prima volta lasceranno l’Italia per essere proposti al pubblico in una mostra allestita presso il Museo del Louvre.
La più grande collezione privata di sculture antiche messa assieme dai principi Torlonia nell’Ottocento a Roma è stata mostrata per la prima volta al pubblico solo a partire dalla metà del Ventesimo secolo mediante una serie di eventi.
Adesso i preziosi marmi della collezione stanno per uscire per la prima volta dai confini nazionali per essere esposti al Louvre, all’interno degli appartamenti d’estate di Anna d’Austria da poco ultimati di restaurare e da lungi sede delle collezioni permanenti delle sculture antiche fin dalla nascita dello stesso museo.
La mostra mette in luce alcuni capolavori della scultura antica e dell’arte romana senza dimenticare di porre l’accento sulle origini dei musei nell’Europa dell’Illuminismo e dell’Ottocento.
Scaturita dalla passione per l’arte antica dei principi Torlonia, eredi delle pratiche nobiliari della Roma papale, la collezione Torlonia ambiva, in particolare con l’apertura del Museo Torlonia negli anni Settanta dell’Ottocento, a rivaleggiare con i grandi musei pubblici: Musei Vaticani, Musei Capitolini e Museo del Louvre.
La collezione Torlonia dal 2020 è oggetto di una serie di mostre-evento che offrono al pubblico la possibilità di riscoprire, dopo una lunga eclissi, l’eccezionale raccolta di sculture del Museo istituito da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento.
La mostra mette in luce alcuni capolavori della scultura antica e dell’arte romana senza dimenticare di porre l’accento sulle origini dei musei nell’Europa dell’Illuminismo e dell’Ottocento.
Scaturita dalla passione per l’arte antica dei principi Torlonia, eredi delle pratiche nobiliari della Roma papale, la collezione Torlonia ambiva, in particolare con l’apertura del Museo Torlonia negli anni Settanta dell’Ottocento, a rivaleggiare con i grandi musei pubblici: Musei Vaticani, Musei Capitolini e Museo del Louvre.
La collezione Torlonia dal 2020 è oggetto di una serie di mostre-evento che offrono al pubblico la possibilità di riscoprire, dopo una lunga eclissi, l’eccezionale raccolta di sculture del Museo istituito da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento.
Le due tappe della mostra, a Roma e Milano, con la curatela di Salvatore Settis e Carlo Gasparri con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma, ricostruivano la storia della collezione a ritroso.
La mostra sarà allestita negli appartamenti d’estate di Anna d’Austria e nel loro prosieguo naturale, la sala detta di Augusto, lo spazio che accoglie l’esposizione delle sculture romane al Louvre dal 1800 quando le sale furono completamente restaurate per ospitare il nuovo percorso espositivo delle collezioni romane del Louvre.
Il percorso espositivo che gravita attorno alla collezione Torlonia, rivelerà i generi emblematici della scultura romana, nonché l’eterogeneità dei suoi temi e delle sue formule stilistiche.
Ritratti, sculture funerarie, copie di celebri originali greci, opere ispirate ai modelli greci dell’età arcaica e classica: figure del tiaso dionisiaco e allegorie rivelano un repertorio di immagini e forme che sono la forza dell’arte romana mentre si instaura un dialogo tra due raccolte sorelle, le sculture del Louvre e quelle del Museo Torlonia, dal punto di vista della storia delle collezioni.
Le opere della Collezione Torlonia sono state restaurate dalla Fondazione Torlonia con il contributo di Bulgari.
La curatela generale della mostra è di Cécile Giroire, direttrice del dipartimento delle Antichità greche, etrusche e romane. L’esposizione è nata da un accordo tra il Ministero della Cultura con la Fondazione Torlonia che ha permesso di riscoprire dopo oltre 50 anni di oblio una ricca selezione delle sculture della Collezione.
La mostra aprirà i battenti al Louvre dal 26 giugno fino all’11 novembre 2024.

Nelle foto, dall'alto:
Il Caprone MT. 441 Collezione Torlonia – ©Fondazione Torlonia
Testa di satyro, copia di tipo di Ercolano MT. 111 Collezione Torlonia – ©Fondazione Torlonia
Il Vecchio di Otricoli MT. 533 Collezione Torlonia – ©Fondazione Torlonia
Anadoumenos Amelung MT. 470 Collezione Torlonia – ©Fondazione Torlonia

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