sabato 7 ottobre 2023

Palazzo imperiale romano di Milano (Lombardia)

 

Il palazzo imperiale romano di Milano fu una residenza imperiale costruita dall'imperatore Massimiano quando Mediolanum (la moderna Milano) diventò capitale dell'Impero romano d'Occidente, ruolo che ebbe dal 286 d.C. al 402 d.C. Nell'occasione Massimiano abbellì la città con vari monumenti, e una parte considerevole della città (quella occidentale, una vera e propria città nella città) fu riservata al palazzo imperiale e al suo quartiere, che era la residenza dell'imperatore e della sua corte, e che comprendeva locali di rappresentanza e amministrativi, nonché terme private, presidi militari fissi, luoghi di culto privati e aree residenziali.
Come di consuetudine i palazzi imperiali romani avevano un accesso diretto al circo, in modo che l'imperatore potesse recarvisi senza uscire per strada. Mediolanum non fu eccezione, visto che venne creato un passaggio coperto e protetto tramite il quale l'imperatore poteva accedere all'adiacente circo romano di Milano. Nei documenti il palazzo imperiale romano di Milano, il cui quartiere aveva un'estensione totale di 80 000 metri quadri, è citato come palatium o regia. Il palazzo imperiale fu gradualmente abbandonato tra la fine del dominio longobardo e la prima metà del X secolo, con la completa demolizione che avvenne prima della fine del secolo citato: da questo momento in poi il palazzo imperiale di Milano scompare anche dai documenti, fermo restando che se n'è conservata la memoria nel nome della chiesa di San Giorgio al Palazzo, luogo di culto cattolico situato nella moderna piazza San Giorgio al Palazzo, lungo l'asse di via Torino, che risale al XII secolo.
Il quartiere del palazzo imperiale romano di Milano era compreso tra le moderne corso Magenta, via Santa Maria alla Porta, via Santa Maria Fulcorina (queste ultime coincidenti con l'antico decumano massimo) e via Torino (l'antico cardo massimo), tra Porta Ticinese romana e Porta Vercellina romana. Le imponenti murature del palazzo imperiale sono state rinvenute nelle moderne via Brisa, piazza Mentana, via Morigi, via Sant'Orsola, via Borromei, via Gorani e piazza Borromeo. Principalmente sono state trovate fondazioni, alcuni muri fuori terra e parti di pavimenti decorati. Rinvenuti grazie a scavi effettuati tra il 1951 e il 1962, i resti del palazzo nella moderna via Brisa sono facilmente visibili perché situati in un'area verde all'aperto musealizzata. Nelle moderne via Gorani e piazza Borromeo sono stati invece rinvenuti alcuni resti di cortili porticati, ovvero dell'elemento architettonico che costituiva la base del complesso architettonico del palazzo imperiale romano di Milano.
Per costruire il palazzo imperiale romano di Milano venne scelta una zona di Mediolanum che era contraddistinta dalla presenza di abitazioni di lusso. Come già accennato, a fianco del palazzo imperiale fu edificato il circo romano di Milano, riproponendo lo schema palazzo imperiale-circo tanto frequente nelle città imperiali sede della corte imperiale.
La moderna via Torino, con la costruzione del palazzo imperiale, diventò il nuovo decumano massimo visto che ora collegava il palazzo, centro politico e amministrativo della città, con il Palazzo Arcivescovile, che si trovava dove ora è situata la moderna piazza del Duomo e che rappresentava il centro religioso della città. La posizione e l'estensione del complesso architettonico del palazzo imperiale sono state ricostruite sulla base di indagini archeologiche e di indizi topografici e toponomastici.
Il palazzo imperiale romano di Milano aveva la funzione di residenza ufficiale dell'imperatore, della sua corte e delle sue guardie, nonché la funzione di sede amministrativa principale dell'Impero romano d'Occidente. Il palazzo era costituito da più cortili porticati adeguatamente collegati che davano accesso sia ad ambienti pubblici che privati. L'ingresso del palazzo, situato lungo la moderna via Santa Maria alla Porta, era costituito da un grande vestibolo che dava l'accesso a una sala absidata. Le sezioni del palazzo destinate a funzioni di rappresentanza erano contraddistinte da locali più grandi e dotati di absidi, spesso con pavimenti rialzati, vista la possibile presenza dell'imperatore in vesti ufficiali. Una parte del palazzo era destinato alla famiglia imperiale. Le pareti del palazzo erano ricoperte da affreschi, tra i quali spiccavano quelli che celebravano le vittorie militari degli imperatori romani.
Le imponenti opere murarie del palazzo imperiale romano di Milano sono state rinvenute nelle moderne via Brisa, piazza Mentana, via Morigi, via Sant'Orsola, via Borromei, via Gorani e piazza Borromeo. Principalmente sono state trovate fondazioni, alcuni muri fuori terra e parti di pavimenti decorati[9]. All'interno del palazzo erano presenti degli impianti termali, i cui resti sono stati messi in luce in via Santa Maria della Valle (non molto distante da via Bagnera) nei pressi della chiesa di San Giorgio al Palazzo (chiamata baniaria in un documento del 1025), dove nel medioevo Landolfo Seniore ricordava vi fosse proprio in questo luogo una simile e successiva struttura termale.
Nei resti presenti nella moderna via Brisa, la cui estensione totale è di 2 160 metri quadri, è possibile riconoscere delle strutture di fondazione, oggi all'aperto, di un impianto termale che sembra riferirsi al nucleo più a nord del Palazzo, settore destinato alla rappresentanza, dove l'imperatore riceveva dignitari, principi o re stranieri venuti a fargli visita. Si è inoltre ipotizzato che l'edificio della moderna via Brisa si affacciasse in origine su un'ampia esedra ad emiciclo, che a sua volta era prospiciente alla strada che costeggiava il vicino circo romano di Milano, ad ovest del palazzo.
Rinvenuti grazie a scavi effettuati tra il 1951 e il 1962, i resti del palazzo nella moderna via Brisa sono facilmente visibili perché situati in un'area verde all'aperto musealizzata. Nello specifico, nella moderna via Brisa, si trovano i resti della parte del palazzo che un tempo era destinato alla funzione di rappresentanza. Questi ambienti erano perlopiù absidati, come testimoniato dalla forma curvilinea di molti resti dei tratti di muro. Nella moderna via Brisa sono presenti i resti di alcune fondazioni del piano rialzato del complesso architettonico, del locale centrale del palazzo (avente diametro di 20,70 metri) dove confluivano gli altri ambienti, un tempo contraddistinto da un imponente colonnato, nonché i resti della stanza dove venivano ricevuti gli ospiti e alcuni locali minori, la maggior parte dei quali era absidata. Nella moderna via Brisa sono stati trovati anche i resti dell'impianto di riscaldamento del palazzo e dell'impianto dello smaltimento delle acque, nonché i frammenti di lastre in marmo greco che un tempo rivestivano le pareti, frammenti di serpentino, porfido e di intonaco dipinto.
Nelle moderne via Gorani e piazza Borromeo sono stati invece rinvenuti alcuni resti di cortili porticati, ovvero dell'elemento architettonico che costituiva la base del complesso architettonico del palazzo imperiale romano di Milano. Nella moderna via Gorani 4, in particolare, sono stati trovati i resti di diversi ambienti, perlopiù absidati, un tempo appartenenti alla parte nord occidentale del palazzo. Nello specifico sono venuti alla luce un locale dove era presente una delle camere di combustione che serviva a riscaldare il palazzo, due domus risalenti a un periodo compreso tra il I secolo e il III secolo poi demolite e inglobate nell'erigendo palazzo, due sale di rappresentanza un tempo riccamente decorate (in corrispondenza di una di esse è stato rinvenuto anche un mosaico un tempo appartenente al pavimento), un muro e una base di una colonna del peristilio, un altro locale di rappresentanza con pavimento ricoperto da un mosaico, di cui sono state trovate tracce, nonché alcune monete, tra cui una risalente all'imperatore Massimiano e un'altra all'imperatore Costanzo II. Il sito della moderna via Gorani 4 è parzialmente accessibile al pubblico.
Appartenente al palazzo è anche la colonna del Diavolo, colonna di epoca romana posta in piazza Sant'Ambrogio a Milano di fronte alla basilica di Sant'Ambrogio, che è anche conosciuta con il nome di "colonna imperiale".

(foto di Giovanni Dallorto)

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