Ad
Avebury, nella
contea inglese dello Wiltshire, nei dintorni
dell'omonimo villaggio, si trovano un grande
henge e
numerosi cerchi di pietre. Si tratta di uno dei
monumenti neolitici europei meglio conservati ed è
databile attorno a 5000 anni fa. È più antico del
sito megalitico di Stonehenge, che si trova a circa
32 km a sud, anche se i due siti sono quasi contemporanei. Si
trova approssimativamente a metà strada tra Marlborough e Calne,
poco distante dalla A4 a nord della A361 verso Wroughton.
Avebury è di proprietà della National
Trust.
Molte delle strutture arrivate a noi
sono fatte in terra, e sono note come dighe. Un enorme fossato
esterno di 421 metri di diametro e 1,35 chilometri di circonferenza
racchiude un'area di 115 000 metri quadrati. Gli unici siti
conosciuti comparabili dello stesso periodo
(Stonehenge e Flagstones nel Dorset) hanno una
dimensione pari ad un quarto di Avebury. Il solo fossato ha una
larghezza di 21 metri ed una profondità di 11 ed è databile grazie
al metodo del carbonio-14 tra il 3400 ed il 2625 a.C. Gli
scavi hanno dimostrato che il sito venne ampliato in seguito,
probabilmente usando materiale scavato dal fossato.
All'interno dell'area si trova un
grande Cerchio Esterno che forma il più grande cerchio di pietre
della preistoria, con un diametro di 335 metri. Venne costruito
contemporaneamente (o al massimo quattro o cinque secoli dopo) i
lavori in terra. All'inizio c'erano 98 pietre erette alcune delle
quali passavano le 40 tonnellate di peso. Queste pietre sono molto
variabili in altezza (da 3,6 a 4,2 metri). La datazione al carbonio
dei buchi in cui erano inserite le pietre risale al 2800-2400 a.C.
Nei pressi del monumento centrale vi
sono altri due cerchi separati. Il Cerchio Interno Settentrionale
misura 98 metri di diametro, nonostante siano rimaste solo quattro
pietre di cui due cadute. Un gruppo di tre pietre si trova al centro,
e la sua entrata punta a nord-est.
Il Cerchio Interno Meridionale aveva un
diametro di 108 metri prima della sua distruzione. Le sezioni
restanti del suo arco si trovano ora sotto gli edifici del villaggio.
Un unico grande monolito, alto 5,5 metri, si trova al centro ed
era allineato con le pietre più piccole fino alla sua distruzione
avvenuta nel diciottesimo secolo. C'è una Avenue di pietre
accoppiate, la West Kennet Avenue, che entra dall'entrata
meridionale, e tracce di una seconda, la Beckhampton Avenue, che
porta fuori da quella occidentale.
Aubrey Burl ipotizza una serie di
costruzioni tra i due cerchi interni costruita attorno al 2800 a.C.,
seguita dal cerchio esterno due secoli dopo, mentre le avenue
sarebbero state aggiunte nel 2400 a.C.
Un cerchio di alberi formato
da due anelli concentrici, identificati tramite l'archeologia
geofisica, si trovavano probabilmente nel settore nord-est del
cerchio esterno secondo quanto scoperto negli scavi.
Un tumulo può essere osservato dall'alto nel quadrante
nord-occidentale.
Il complesso ha quattro entrate, due
accoppiate a nord-nord-ovest e sud-sud-est, mentre le altre due sono
sulla direttrice est-nord-est ed ovest-sud-ovest.
Nonostante sia una struttura
artificiale, venne mostrata nella serie TV del 2005 Seven
Natural Wonders come una delle meraviglie perché consiste di
componenti naturali.
Molte delle
pietre originali vennero distrutte a partire dal quattordicesimo
secolo per recuperare materiale edile e per fare spazio
all'agricoltura. Le pietre vennero distrutte anche per paura dei
rituali pagani che venivano associati al sito. Sia John
Aubrey che, in seguito, William Stukeley visitarono il
sito e ne descrissero la distruzione. Stukeley passò buona parte del
decennio del 1720 registrando i resti di Avebury e dei monumenti
circostanti. Senza il suo lavoro avremmo un'idea molto più scarna
dell'aspetto del sito, e soprattutto avremmo poche informazioni sui
cerchi interni.
Solo 27 pietre del cerchio esterno
sopravvissero e molte di queste sono state rierette da Alexander
Keiller nel 1930. Attualmente ci sono pilastri in cemento
che segnalano la locazione delle pietre mancanti, e si pensa che
altre pietre siano sepolte sotto strati di terreno. La English
Heritage sta attualmente svolgendo uno studio per capire se sia il
caso di riavviare gli scavi per ritrovare e rialzare le pietre.
Gli scavi svolti ad Avebury sono stati
limitati. Sir Henry Meux scavò una trincea nel 1894 che diede una
prima indicazione del fatto che i lavori in terra fossero stati fatti
in due fasi distinte.
Il sito venne studiato e scavato ad
intermittenza tra il 1908 ed il 1922 da una squadra coordinata
da Harold St George Gray. Egli fu in grado di dimostrare che i
costruttori di Avebury avessero scavato per 11 metri nel gesso
naturale scavando il fossato, usando corna di cervo europeo come
principale strumento di scavo. Gray registrò la base del fossato
come piatta e larga 4 metri nonostante in seguito alcuni archeologi
abbiano posto dubbi sul suo uso di manodopera non qualificata negli
scavi, sottolineando che forse la forma sia stata involontariamente
modificata. Gray trovò nuovi manufatti sul fondo del
fossato e recuperò ossa umane, in particolare mandibole. Ad una
profondità di circa 2 metri Gray incontrò uno scheletro completo di
donna alta solo 1,5 metri, che era stata sepolta in quel luogo.
Keiller scavò sotto le pietre che
aveva rialzato dopo aver acquistato il sito nel 1934. Quando venne
costruita una nuova scuola nel villaggio nel 1969 vi furono poche
possibilità di esaminare il sito ed uno scavo, con l'intento di
recuperare materiale da datare al carbonio-14, venne iniziato nel
1982.
Uno degli aspetti discussi riguarda la
conformazione del luogo: alto e snello, o basso e largo. Questo porta
a numerose teorie relative all'importanza del genere nella Gran
Bretagna neolitica con le pietre alte considerate 'maschi'
e quelle basse 'femmine'. Le pietre non sono state lavorate in nessun
modo e potrebbero essere state scelte a causa della loro forma. Molte
persone hanno identificato quelle che ritengono scanalature
artificiali sulla roccia, alcune più convincenti di altre.
Le ossa umane trovate da Gray fanno
presupporre un qualche utilizzo funerario. Il culto antico, anche su
larga scala, potrebbe essere stato una delle cause della costruzione
del sito, insieme ai rituali sul ruolo maschio-femmina.
L'area circostante, nonostante sembri
racchiudere tutto il complesso, non ha propositi difensivi, visto che
il fossato è all'interno. Essendo un cerchio di
pietre l'allineamento astronomico è una teoria comune per
spiegare il posizionamento delle pietre. Alcune teorie minori fanno
riferimento ad alieni, alle linee ley, ai cerchi nel
grano ed alla saggezza perduta degli antichi.
Forse la teoria più strana è quella proposta da Ralph
Ellis che suggerisce che Avebury somigli ad un diagramma della
Terra che si muove nello spazio, completo dei 23 gradi
di inclinazione assiale.
Come con Stonehenge, la carenza di
scavi moderni e di affidabile datazione scientifica ne rende lo
studio estremamente difficoltoso.
Buona parte del piccolo villaggio
di Avebury, è racchiuso all'interno del monumento.
due strade locali si intersecano all'interno del sito, ed i
turisti possono camminare sui lavori in terra.
Le due avenue di pietra (Kennet
Avenue e Beckhampton Avenue) che si incontrano ad Avebury
tracciano i due lati di un triangolo designato dall'UNESCO come
un patrimonio dell'umanità che comprende The
Sanctuary, Windmill Hill, Silbury Hill ed il West
Kennet Long Barrow.
Avebury viene visto come centro
spirituale da molte persone che professano paganesimo, wicca, druidismo e Etenismo,
e per qualcuno è addirittura più importante di Stonehenge. I
festival pagani attirano turisti, e specialmente il solstizio
d'estate vede invasioni di fedeli di ogni confessione.
Come con
Stonehenge, comunque, l'accesso è limitato. Mentre i cerchi di
Avebury sono aperti a tutti, l'accesso è controllato attraverso la
chiusura del parcheggio per auto. Avebury ha un'importanza crescente
in questi ultimi anni, e l'accessibilità dei turisti è tuttora
sotto studio del Sacred Sites, Contested Rites/Rights project.
La National
Trust, che protegge il sito (di proprietà dell'English Heritage),
dialoga anche con la comunità pagana, che usa il sito come
tempio religioso o come luogo di culto. Questo dialogo avviene
attraverso un forum. Il progetto fornisce guide ai turisti
che aiutano la comunicazione tra i pagani che frequentano il luogo ed
i turisti.