sabato 3 febbraio 2024

Ostia, Case a giardino (Lazio)

 


Le Case a giardino sono le rovine e resti di un complesso residenziale (giardini, appartamenti e taberne (botteghe), della città romana di Ostia, databile intorno all'anno 128 d.C., ai tempi di Adriano.
Le abitazioni, destinate alla classe media, sono costituite da appartamenti a medianum, articolati cioè intorno ad una stanza su cui si aprivano finestre e la porta di ingresso. In questo caso gli appartamenti si aprono al piano terra su un giardino interno privato e sono riccamente affrescati.
Il complesso residenziale delle Case a giardino doveva essere abitato da mercanti agiati, ed era situato vicino alla costa ma lontano dal porto e dalle sue attività.
Il complesso era costituito da una serie di blocchi perimetrali intorno ad un ampio spazio rettangolare a giardino, che ospitavano una decina di appartamenti e domus, oltre a numerose taberne. Altre abitazioni ai piani superiori erano raggiungibili tramite scale che si aprivano direttamente dallo spazio interno. Al centro dello spazio interno erano presenti due edifici centrali a quattro piani, con otto appartamenti al piano terra, ognuno costituito da varie stanze e articolato su due piani; sono presenti ambienti di rappresentanza più ampi e illuminati da finestre e piccole camere da letto prive di finestre, che prendevano luce dalla stanza centrale, definita medianum. Ai due lati del cortile vi erano sei fontane per l'approvvigionamento idrico.
Il complesso poteva ospitare un numero variabile da cinquanta a cento appartamenti, quindi un numero di abitanti oscillante fra quattrocento e settecento.


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