Il complesso episcopale del
patriarca Callisto sorgeva a Cividale del Friuli (Udine)
e costituiva il principale complesso religioso della capitale
dell'importante Ducato del Friuli. Fa parte del sito seriale
"Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente
sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte
longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011.
Il complesso fu edificato al tempo del patriarca Callisto, che nel 737 aveva spostato la sede episcopale da Cormons a Cividale, e comprendeva la basilica, il Battistero di San Giovanni Battista e il Palazzo patriarcale.
Gli scavi archeologici hanno restituito solo poche tracce delle opere architettoniche, ma hanno consentito di recuperare alcuni tra i manufatti più raffinati della scultura longobarda, come il Fonte battesimale del patriarca Callisto e l'Altare del duca Rachis.
I resti del battistero furono riportati alla luce agli inizi del XX secolo, sotto l'attuale duomo cinquecentesco, mentre i resti del palazzo si trovano al di sotto del palladiano Palazzo dei Provveditori veneti, oggi sede del Museo archeologico nazionale.
Il Fonte battesimale del patriarca Callisto si trova nel Museo Cristiano di Cividale nel Friuli e risale al periodo della cosiddetta Rinascenza liutprandea (730-740), della quale rappresenta un capolavoro assieme all'Altare del duca Rachis.
La fonte è a pianta ottagonale (l'otto era considerato numero legato alla resurrezione essendo ottenuto dalla somma del sette, che significava l'eternità, e dell'uno, che rappresentava Dio) ed è sormontato da un tegurio composto da ampi archi a tutto sesto sostenuti da colonne corinzie. La sua altezza è di 354 cm ed è realizzato in calcare bianco.
Gli archi sono adornati da iscrizioni e da motivi vegetali, animali e geometrici, mentre nella parte bassa è decorato da due lastre scolpite molto simili all'altare del duca Ratchis (forse addirittura dello stesso autore) e le figure simboliche rappresentate sono legate al Sacramento del Battesimo (pavoni e grifoni alla fonte, leoni ed agnelli, simboli cristologici e degli Evangelisti, ecc.).
Il complesso fu edificato al tempo del patriarca Callisto, che nel 737 aveva spostato la sede episcopale da Cormons a Cividale, e comprendeva la basilica, il Battistero di San Giovanni Battista e il Palazzo patriarcale.
Gli scavi archeologici hanno restituito solo poche tracce delle opere architettoniche, ma hanno consentito di recuperare alcuni tra i manufatti più raffinati della scultura longobarda, come il Fonte battesimale del patriarca Callisto e l'Altare del duca Rachis.
I resti del battistero furono riportati alla luce agli inizi del XX secolo, sotto l'attuale duomo cinquecentesco, mentre i resti del palazzo si trovano al di sotto del palladiano Palazzo dei Provveditori veneti, oggi sede del Museo archeologico nazionale.
Il Fonte battesimale del patriarca Callisto si trova nel Museo Cristiano di Cividale nel Friuli e risale al periodo della cosiddetta Rinascenza liutprandea (730-740), della quale rappresenta un capolavoro assieme all'Altare del duca Rachis.
La fonte è a pianta ottagonale (l'otto era considerato numero legato alla resurrezione essendo ottenuto dalla somma del sette, che significava l'eternità, e dell'uno, che rappresentava Dio) ed è sormontato da un tegurio composto da ampi archi a tutto sesto sostenuti da colonne corinzie. La sua altezza è di 354 cm ed è realizzato in calcare bianco.
Gli archi sono adornati da iscrizioni e da motivi vegetali, animali e geometrici, mentre nella parte bassa è decorato da due lastre scolpite molto simili all'altare del duca Ratchis (forse addirittura dello stesso autore) e le figure simboliche rappresentate sono legate al Sacramento del Battesimo (pavoni e grifoni alla fonte, leoni ed agnelli, simboli cristologici e degli Evangelisti, ecc.).
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