domenica 24 dicembre 2023

Cultura di Luco-Meluno (Trentino, Aldo-Adige, Engandina)



La cultura di Luco-Meluno (XIII secolo a.C. - VII secolo a.C.), in tedesco Laugen-Melaun-Kultur, è una facies archeologica che si sviluppò tra l'età del bronzo e la prima età del ferro nell'area alpina del Trentino, Alto-Adige, e nell'Engadina. Il termine venne coniato nel 1927 da Gero von Merhart, inizialmente comprendeva solo Meluno (Melaun), una località presso Bressanone.
La cultura di Luco-Meluno confinava a nord con la facies hallstattiana orientale, e a sud con la cultura atestina o paleoveneta, «due grandi sfere culturali, che, durante i primi secoli dell'età del Ferro, giocarono certamente un ruolo importante nell'influenzare le scelte di gusto della società alpina protoretica.» Cronologicamente, la cultura di Luco-Meluno viene seguita dalla cultura di Fritzens-Sanzeno (VI secolo a.C. - I secolo a.C.) della seconda età del ferro, identificata con il popolo dei Reti, con la quale mostra dei fenomeni di continuità.
La brocca di Luco di Villandro, conservata nel Museo archeologico dell'Alto Adige di Bolzano, rappresenta un tipico esempio di questa cultura: essa possiede un beccuccio triangolare, una decorazione esterna a scanalature, ed un'altezza di 18,3 cm; accanto al manico sono presenti due appendici a forma di corno.
Sempre presso Villandro è stato ritrovato un luogo utilizzato per roghi votivi (Brandopferplatz) rimasto in uso per secoli sino all'età del ferro.




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