venerdì 4 ottobre 2024

Forme ceramiche greche: XXVII, Pixis

 

Con il termine pyxis (ΠΥΞΙΣ, plurale pyxides), o pisside, si indica una piccola scatola cilindrica in ceramica, dotata di coperchio, con un diametro medio di 10 cm, che veniva utilizzata nella Grecia antica per contenere profumi, gioielli o unguenti medicinali; in base alle decorazioni vascolari sembra fosse un oggetto di uso prevalentemente femminile. È possibile che in antichità il termine fosse largamente applicato ad oggetti in materiali diversi, mentre il nome usato in ambito attico per la pyxis era probabilmente kylichnis (pl. kylichnides).
Dalla forma protogeometrica, globulare e con piede basso, derivarono nel geometrico antico due varianti, una con fondo a punta, che non sopravvisse al IX secolo a.C., e una a fondo piatto. Quest'ultima si sviluppò in larghezza e venne decorata con una elaborata maniglia nella parte superiore del coperchio. A Corinto dalla fine dell'VIII secolo a.C. si produceva una pyxis con pareti verticali, ma dal VII si preferì una forma a pareti concave che ad Atene divenne, con molte varianti, la più diffusa fino al IV secolo a.C.
Testimoniata da esemplari decorati sia a figure nere sia a figure rosse è la tipologia caratterizzata da un corpo a pareti verticali con coperchio dotato di pareti ugualmente alte che si sovrappongono a quelle del corpo (tipo B). La tipologia con alte pareti concave, piede ad anello talvolta suddiviso in tre o quattro sezioni e coperchio piatto con impugnatura al centro (tipo A), inizia a diffondersi nel VII secolo a.C. e diviene la forma più diffusa fino al IV secolo a.C. Due forme presenti solo nel periodo delle figure rosse sono il tipo C (fine V e IV secolo a.C.) con basse pareti concave, corpo allargato e coperchio convesso, e il tipo D che è molto simile al B, ma con coperchio privo delle alte pareti verticali.
La pyxis nicostenica è una forma inventata nella bottega del ceramista Nicostene: ha coperchio a cupola con impugnatura, corpo a forma di campana rovesciata impostata su un corto stelo e un piede svasato. La tripod-pyxis, diffusa solo nel periodo delle figure nere ha il coperchio simile alla precedente, ma corpo a ciotola impostato su tre gambe ampie e piatte.






Nelle foto, dall'alto:
Pixis con le nozze di Teti e Peleo, Pittore dei Matrimoni, Louvre
Pixis ateniese a fondo bianco di tipo A con Menadi, V secolo a.C., Pittore di Sotheby
Pixis etrusca ad imitazione di modelli corinzi, Necropoli della Banditaccia, Tomba 2, 700-670 a.C.


Nessun commento:

Posta un commento

Via Lauretana (Toscana)

  La  via Lauretana  è un'antica strada etrusco-romana della Val di Chiana che collegava Cortona a Montepulciano e Siena. Venne realizza...