mercoledì 2 ottobre 2024

Labirinto di Meride - EGITTO

 


Il Labirinto di Meride, costruito in Egitto ad Hawara presso il lago di Meride nel Fayyum, è una costruzione labirintica parte integrante del tempio funerario di Amenemhet III (1842 a.C.-1797 a.C.), come cita Manetone: «...egli costruì il Labirinto nel nomo di Arsinoe, come tomba per sé» ed è simile a quello di Cnosso.
L'area nella quale fu costruito, a sud della piramide di Amenenhat III, doveva aggirarsi intorno ai 70000 m² su questi furono edificate 3.000 stanze in due piani, uno dei quali sotterraneo, e dodici cortili. Sembra che il suo scopo principale fosse di tipo religioso.
Storici antichi hanno descritto il Labirinto, quali Diodoro Siculo, Strabone ed Erodoto, di cui purtroppo ci sono pervenuti solo pochi frammenti.
A Karanis, oggi Kôm Aushin, è stata rinvenuto un tempio dedicato a Petesuchos Pnepheros presunto architetto del Labirinto secondo Plinio.
Il Labirinto fu scoperto nel 1888 da Flinders Petrie che lo esplorò prima e durante il 1911 e dove rinvenne i nomi di Amenemhet III e della figlia Sebeknofru. Nel complesso sono stati ritrovati frammenti di due colossali statue del sovrano assiso, delle quali però rimangono solo i piedistalli. Queste enormi basamenti (nella foto) sono detti i Colossi di Biahmu, dal nome del sito e non devono essere confusi con i Colossi di Memnone.
Del Tempio funerario sono rimasti solo poche rovine e frammenti di colonne in granito,  essendo stato utilizzato come cava di pietra fin dal tempo dei Romani.  Inoltre, i suoi blocchi sono stati riutilizzati fin dal 1888 per le costruzioni del Fayyum. Scavi archeologici recenti stanno ricostruendo la complessa e complicata planimetria dell'edificio.

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