martedì 23 gennaio 2024

Ceramica geometrica: II, altre scuole ceramiche locali

 

Tra le scuole del periodo quella ateniese è la più importante e influente; esportazioni attiche sono frequenti ad Egina, in Beozia, nelle Cicladi, in Tessalia e Creta, ma anche a Cipro, Siria, Macedonia, sud Italia e Sicilia. In quest'epoca iniziano a svilupparsi in Grecia delle scuole locali, che cominciano a distaccarsi dallo stile attico, per seguirne uno locale.
Corinto

Nel periodo primo geometrico e medio geometrico si sviluppa a Corinto una scuola locale, influenzata dalla ceramica attica, che progressivamente allarga le sue esportazioni (Delfi, Egina, Tera, Cnosso, Smirne, Tessalia). Fino al 750 a.C. lo stile è molto semplice, privo di ornamenti curvilinei, di figure umane e animali. Il tardo geometrico a Corinto corrisponde a quello che alcuni studiosi chiamano protocorinzio geometrico (750-720 a.C.); in questo periodo il commercio corinzio si espande ulteriormente e le esportazioni raggiungono la Magna Grecia e la Sicilia, l'Etruria, Al Mina e la Siria. La decorazione riprende i motivi sviluppati nella ceramica attica con un più accentuato gusto grafico e miniaturistico. Vengono prodotti in particolare oinochoai e skyphoi. A Corinto nel tardo geometrico viene inventato il kotyle la cui popolarità fu immediata e durevole e la cui forma delicata con pareti sottili deriva dalla coppa geometrica. Altre forme diffuse sono il cratere la pisside rotonda e il piatto. Corinto è stata la prima città greca ad avanzare oltre il geometrico, la cui scuola locale aveva origini esterne ed era poco radicata. Le caratteristiche corinzie come la nitidezza e la precisione erano più adatte al nuovo stile orientalizzante che si andava formando.
L'argilla corinzia è in questo periodo di un colore marrone chiaro tendente al rosa o al verde; originariamente simile a quella attica col tempo le due argille tendono a divergere, la prima verso il giallo chiaro, la seconda verso l'arancione; la pittura è bruna e scura, ma verso il periodo tardo acquisisce un tono rossastro.
Dopo l'influenza attica e argiva del primo periodo, alla fine dell'VIII secolo a.C. il geometrico corinzio veniva imitato dalle altre scuole greche, Attica compresa.
Argo

Il geometrico argivo, che segue ad una fase protogeometrica, inizia nello stesso periodo del geometrico attico ed è dopo quest'ultimo il più importante prodotto del periodo. Fino alla metà dell'VIII secolo a.C. Argo segue la produzione attica, ma nel periodo tardo (750-690 a.C. circa) acquisisce maggiore autonomia. Nella necropoli della città di Argo si sono rinvenuti vasi monumentali caratterizzati da una decorazione sovrabbondante e a volte disorganica se paragonata all'ordine attico, che riempie l'intera superficie del vaso e in cui le figure tendono al grandioso e al monumentale. Tipici di questa produzione sono il meandro a scala, i cavalli spesso in coppia e guidati da uomini a piedi, elementi acquatici.
Beozia
Lo stile della Beozia è fortemente influenzato da quello attico, ma nel tardo periodo geometrico accoglie anche influssi corinzi e cicladici. La decorazione tende ad essere meno rigorosa, con un particolare gusto per le scene narrative le cui figure risultano sgraziate e la composizione caotica. Tra gli ornamenti di riempimento, larghe file di cerchi concentrici e una svastica ragniforme, con più di quattro bracci, che appare in questo periodo ed è tipicamente locale.
Cicladi
Le Cicladi non erano una unità politica e vi si svilupparono diverse scuole locali. Vi si protrae lo stile protogeometrico fino alla metà del IX secolo a.C. e il medio geometrico era ancora molto imitativo della scuola attica. Nel periodo tardo geometrico il materiale locale inizia a presentarsi più vario così che è stato possibile isolare quattro scuole principali (attive intorno al 750-700 a.C. circa) localizzate a Nasso, a Paro dove si trova una scuola creativa con ornamentazione rada e alcuni motivi scelti che vengono ingranditi e elevati a scena principale, Milo e Tera. Lo stile locale è caratterizzato dalla presenza di motivi prevalentemente curvilinei e, come si è detto, da una ripartizione degli spazi indipendente dai modelli attici.
Creta

Nella zona centrale dell'isola, dopo una fase sperimentale che segue il protogeometrico e che viene chiamata "protogeometrico B" (850-820 a.C.), si impone stabilmente lo stile attico del medio geometrico visibile sui grandi pithoi che sono la produzione tipica di questa scuola; la fase tarda inizia intorno al 740 a.C. ed è maggiormente indipendente, con influenze corinzie e cipriote. La decorazione presenta pannelli principali poco estesi circondati da fasce decorative riservate su fondo scuro. I motivi prevalenti sono meandri e zig-zag, ma anche più audaci motivi curvilinei; alla fase tarda appartengono tipiche e originali bande decorative con volatili. Tra le forme più diffuse oltre ai grandi pithoi, piccole oinochoai tra le quali alcune con labbro tondo che si avvicinano alla forma degli ariballi; frequenti anche i crateri e le coppe. La terracotta è marrone chiaro tendente al rosa, generalmente non è presente l'ingubbiatura e la pittura è marrone scuro tendente al rosso; argilla e parti pittoriche sono dotate di una certa lucentezza.
Grecia orientale e Dodecaneso
Lo stile locale è caratterizzato dall'introduzione anche di motivi decorativi di origine anatolica. Per il periodo geometrico le uniche serie sufficientemente complete provengono da Rodi dove emerge nel primo periodo una resistenza alla decorazione geometrica attica e dove continuano motivi curvilinei e l'enfasi decorativa sulla spalla, tipicamente protogeometrici. Dall'850 a.C. si trovano decorazioni geometriche provenienti dall'Attica come il meandro unite a elementi ciprioti. Il tardo geometrico, a partire dal 750 a.C., è più ricco in qualità e quantità; vi si trova il black style protogeometrico con la spalla quale zona più importante, uccelli e motivi orientali. La fine di questo stile può essere posta intorno al 680 a.C. In Ionia il corso del geometrico sembra essere stato simile e peculiarità rodie vengono adottate nel periodo tardo. A Samo si trova qualche figura umana e una copertura biancastra, come a Chio.

Nelle foto, dall'alto in basso:
- Skyphos corinzio tardo geometrico (740 - 730 a.C. circa). Parigi, Museo del Louvre CA 3822
- Cratere argivo tardo geometrico (730 a.C. circa) nell'Antikensammlung di Altes Museum di Berlino
- Oinochoe rodia da Cipro (740-720 a.C.). Parigi, Museo del Louvre CA 3033

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