domenica 10 settembre 2023

Museo nazionale del Bardo: II, Statuaria e sala del periodo cristiano - TUNISIA

 


Accanto ai mosaici, preponderanti sul resto dei reperti, sono esposte diverse statue raffiguranti divinità, eroi e personaggi mitologici, tutte di eccezionale fattura.
Una testa ciclopica di Giove, alta più di un metro, campeggia su un enorme salone il cui pavimento è ricoperto da un altrettanto enorme mosaico, del tutto integro. Un piede, anch'esso ciclopico (foto in alto), giace sotto la testa di Giove al cui gruppo scultoreo potrebbe appartenere facendone così intuire la grandezza colossale.
Diverse statue di Venere fanno da cornice agli onnipresenti mosaici mentre un Ercole ubriaco, in posa licenziosa, sembra osservare divertito. Sembrerebbe una figura futuristica relativa ai tempi in cui il vino costava pochi denari greci, e Bacco avrebbe fatto bere gli eroi e miti assieme al popolo.

Il museo contiene inoltre una sala che raccoglie opere del periodo cristiano della Tunisia, fra le quali figurano:
  • Mosaico tombale dell'Ecclesia mater: in questa rappresentazione schematica di
    una basilica paleocristiana, l'edificio è composto da un grande arco supportato da tre colonne che dà accesso, attraverso una scala, a un'abside vuota con una facciata con un frontone triangolare e tre finestre, una linea di colonne al centro della basilica, da una navata centrale dove si trova l'altare sul quale bruciano tre ceri e da un tetto a doppia inclinazione coperto da tegole piatte e semicilindriche con sopra un'iscrizione su due linee che recita: «Ecclesia mater» e «Valencia in pace». Questo pezzo, che data al V secolo, è stato ritrovato a Tabarka e costituisce una testimonianza fondamentale per spiegare il passaggio da un Cristianesimo più intimista che si sviluppava in luoghi per lo più privati a un'architettura che richiama alla successiva vita legata alla basilica cristiana, dopo l'editto dell'imperatore romano Costantino del 313.
  • Tomba doppia: questo mosaico ricopriva un sarcofago in cui sono stati rinvenuti due scheletri. Nella parte alta del mosaico è rappresentato uno scriba barbuto che indossa una tunica riccamente decorata seduto davanti a una scrivania nell'atto di tenere in mano una piuma d'oca. In basso, una donna di nome Vittoria, affiancata da numerosi uccelli e da un cero, è raffigurata mentre prega vestita da religiosa. Questo pezzo del V secolo è stato ritrovato a Tabarka.
  • Pavimento del mausoleo: questo pavimento è una composizione di rombi delimitati da immagini di piante intrecciate. Al centro è rappresentato un ottagono che illustra la scena biblica del profeta Daniele, nudo, mentre prega nella fossa coi leoni. Questo pavimento appartiene al mausoleo di un'importante famiglia romana, i Blossi, e data al V secolo.
  • Pavimento della cappella: questa rappresentazione di un cantiere per la costruzione di una
    cappella è articolata su differenti livelli che rappresentano scene di lavoro: in alto, un responsabile dei lavori impartisce ordini a un operaio che rifinisce una colonna, al centro alcuni muratori sono intenti a impastare malta mentre nella parte inferiore la colonna viene trasportata su un carro trainato da due cavalli. Questo pezzo del V secolo proviene dal Governatorato di Zaghouan.
  • Battistero di Kélibia: questo pezzo, non visibile al pubblico, rappresenta un battistero riccamente ornato di mosaici. È invece visibile un'altra fonte battesimale molto più semplice.

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