La monetazione
di Cosa riguarda un gruppo di monete che recano
l'etnico COZANO o COSANO. Queste monete sono state coniate
a Cosa (o Cossa) Vulcentium, una colonia romana
che si trovava tra i centri di Portus Herculis e Graviscæ. Plinio il vecchio l'indica come
dipendente da Vulci e colonizzata da Roma: "Cossa
Vulcentium a populo romano deducta". La deduzione della colonia è del 273
a.C. stante quanto scritto sulle epitomi di Livio e
da Velleio Patercolo. La monete con la
scritta COZANO o COSANO sono generalmente trovate
in Etruria, da qui l'attribuzione a questo centro anziché ad altri
centri nell'Italia meridionale. I tesori più rilevanti vedono le
monete di Cosa principalmente assieme a monete di Roma e poi a monete
di Neapolis, Cales, Suessa, Teanum, colonie o alleati di
Roma che hanno coniato tra il 270 ed il 210. Le monete sono quindi monete coniate da
una colonia romana nell'ambito dell'autonomia che avevano le colonia
nel III secolo. Dal punto di vista stilistico le monete
sono strettamente affini ai bronzi romani con i tipi di Minerva /
protome equina. I tipi sono due: Marte e Minerva.
Le monete del tipo "Marte"
presentano al dritto la testa della divinità barbata ed elmata ed al
rovescio la testa di cavallo con testiera, posto sopra un
delfino che nuota. Sono presenti due varianti: in una il cavallo è
volto a sinistra e nell'altra a destra.
Le monete del tipo "Minerva"
presentano al dritto una testa femminile con un elmo corinzio e
la legenda COZA. Questa testa è interpretata o come la dea
Minerva oppure, data le legenda, come la personificazione di Cosa. Al
rovescio è raffigurato una protome di cavallo con testiera. La
legenda è COSANO o COZANO Le monete hanno pesi medi uguali a
quelli delle monete romane contemporanee.
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