La grotta di Trois-Frères è una
delle più famose grotte del sudovest della Francia,
conosciuta per le sue pitture rupestri. Si trova
a Montesquieu-Avantès, nel dipartimento di Ariège. La grotta fa parte di un complesso
ipogeo formato dal fiume Volp, che attraversa quella zona. Le pitture sembrano risalire a circa il
13.000 a.C. La grotta prende
il nome dai tre figli del conte Bégouen che la scoprirono nel 1914
(in francese trois frères significa "tre fratelli").
I disegni della grotta vennero resi famosi con le pubblicazioni
dell'abate Henri Breuil.
Più che dal punto di vista artistico,
le raffigurazioni di questa grotta sono eccezionalmente significative
per la conoscenza delle credenze e dei riti magico-religiosi di
quelle genti. Le figure rappresentano con estremo naturalismo animali
(cavalli, buoi, bisonti, renne, mammut, ecc.)
eseguiti con una incisione profonda ma sottilissima, e sovrapposti
l'uno all'altro in un groviglio di linee a prima vista indecifrabile. Lo scopo prevalentemente magico di
queste figure è attestato dalla presenza di esseri fantastici, fra i
quali molto noto è il cosiddetto Stregone (nella foto). Questa figura,
collocata più in alto delle altre, è in parte graffita e in parte
dipinta: ha il corpo di un cavallo, e la testa, con occhi rotondi e
becco quasi di uccello, è incorniciata da una fluente barba e
sormontata da corna di cervo. È incerto se si tratti di un uomo
mascherato, intento a qualche pratica magico-propiziatoria, o di una
immagine divina.
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