La Casa del grande
peristilio (detta anche Villa au grand péristyle o domus
du bas de Vieux) è una domus gallo-romana del sito
archeologico di Vieux-la-Romaine (antica Aregenua),
a Vieux, nel dipartimento del Calvados (Bassa
Normandia) in Francia, a circa 10 km a sud-est della città
di Caen.
Per le sue dimensioni e lo stato di
conservazione delle decorazioni (in particolare un insieme di fusti
di colonna scolpiti), rari soprattutto a nord del fiume Loira,
testimonia del processo di romanizzazione e di diffusione
dei modelli architettonici mediterranei nel nord della Gallia. Gli scavi esaustivi, condotti da Pascal
Vipard tra il 1988 e il 1991, hanno permesso di ricostruire la storia
dell'isolato in cui sorgeva dal I al V secolo e l'ampiezza dei
ritrovamenti ha permesso l'apertura del museo archeologico di
Vieux-la-Romaine, inaugurato nel 2002. La prima occupazione documentata sul
sito consisteva di costruzioni leggere in legno e argilla con paglia
con pavimenti in terra battuta, risalenti al I e al II secolo. Forse
in quest'epoca il settore in cui venne successivamente costruita
la domus aveva vocazione artigianale. Intorno al 125-150 d.C. il settore
venne urbanizzato con un reticolo di strade e l'isolato ospitò due
edifici, conosciuti soprattutto per i resti reimpiegati nelle
costruzioni successive. Si trattava di due domus di ampie
dimensioni. Una di esse venne distrutta intorno al 170-180 per
permettere l'ampliamento della seconda ("Casa del piccolo
peristilio"). La casa subì poi un ampio rimaneggiamento tra la
fine del II e gli inizi del III secolo d.C., con
un viridarium (giardino) che occupava la corte e con
un peristilio di maggiori dimensioni.
La casa subì un incendio nella seconda
metà del III secolo, ma venne successivamente ricostruita ("Casa
del mosaico a scacchiera"). In alcuni spazi si installarono
nuovamente degli artigiani, ma parte dell'edificio fu ancora
utilizzata come abitazione. Nel primo terzo del IV secolo un secondo
incendio distrusse un edificio quasi in abbandono e intorno al
330-340 il cardine attraversò le rovine, che vennero
utilizzate come cava per materiali da costruzione. La domus si estendeva su
1.250-1.500 m², con schema planimetrico di tipo greco-italico, su
50,80 x 30,80 m. Esistevano ambienti anche al piano superiore,
stimato in 572 m², con una galleria in facciata. Al piano terra si conservano 14
ambienti, organizzati intorno ad un peristilio centrale
ornato da un bacino (impluvium). Numerosi ambienti conservano tracce
del sistema di riscaldamento con ipocausto. Sia la sala
principale, sia la corte, che il giardino erano riccamente decorati:
si sono conservati un affresco con Achille e Teti,
sculture di tema dionisiaco, fusti di colonna con decorazioni
vegetali, pilastri con bassorilievi e mosaici. Rimane anche parte del pavimento,
rivestito da lastre di calcare.
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